Cronaca

Periferie, viabilità: “Ancora pochi vigili urbani in periferia”

NAPOLI. La commissione Giovani, presieduta da Claudio Cecere, ha discusso oggi  con il comandante della Polizia Locale Ciro Esposito della storica carenza di agenti della Polizia Locale nei quartieri periferici;  accanto alla inadeguatezza delle sedi, il servizio continua a  registrare carenze che, come ha confermato il comandante Esposito,  potranno essere compensate con l’imminente assunzione di altri 90  agenti dallo scorrimento delle graduatorie dell’ultimo concorso.

Carenza di vigili urbani in periferia

Riprendere il filo delle proposte che già tempo fa la commissione, che  ha anche competenza sulla Polizia Locale, aveva formulato per  rispondere all’atavica carenza di agenti di polizia locale che  affligge soprattutto le zone periferiche della città, ha introdotto il  presidente Cecere, ricordando che nella proposta della commissione  l’accento era posto su quelle periferie che, al confine con territori  provinciali, fanno registrare un alto numero di infrazioni in campo  ambientale.

Ben consapevoli della complessità dei compiti e dell’emorragia di  personale che affligge la Polizia Locale a causa dei pensionamenti,  tuttavia, come ha ribadito il consigliere Andreozzi (Dema), chiediamo  uno sforzo maggiore per garantire, nella distribuzione dei nuovi  agenti, le zone periferiche; anche il problema delle sedi merita  attenzione e vanno valutate sedi che potrebbero essere adeguate per le  sezioni locali nelle Municipalità: ad esempio, nell’VIIIa, ci sono  strutture non utilizzate; nonostante alcune misure, come  l’assegnazione di un responsabile a Pianura, abbiano ricevuto  l’apprezzamento dei cittadini, ha detto Arienzo (PD), e nonostante  l’utilizzo della tecnologia che può sopperire ad alcune carenze, resta  una grave mancanza di vigili nelle zone periferiche, accresciuta dal  contesto difficile creato da processi non adeguatamente governati  dall’amministrazione comunale, come quello della movida in centro, che  hanno assorbito le risorse disponibili e reso sempre più pronunciate  le differenze tra centro e periferia.

Il comandante Esposito ha aggiornato la commissione sulle varie  problematiche segnalate, innanzitutto, sulle sedi della Polizia  Locale: proposte e suggerimenti sono ben accetti, vanno coordinati con  gli uffici del patrimonio, tenendo presente che delle circa 30 sedi  attuali, molte hanno problematiche manutentive da risolvere, a partire  dalla sede centrale per la quale la Asl ha prescritto lavori per circa  280mila euro. Il problema delle risorse economiche resta centrale  anche per ampliare l’uso delle tecnologie e per massimizzare il  vantaggio che dal loro uso può derivare; entrerà tra poco – circa un  mese – in funzione la telecamera su un’auto di Polizia Locale:  collegata ai tablet già in dotazione ai vigili, la telecamera  consentirà di destinare risorse umane ad altri compiti, rendendo anche  più trasparente e veloce la verbalizzazione delle infrazioni.

Sul problema delle risorse umane da destinare alle periferie, il piano  originariamente predisposto per dislocare un buon numero di agenti in  periferia dopo la fase di formazione al centro, è slittato nei tempi  per il concomitante aumento di compiti assegnati al Corpo, in gran  parte scaturenti dal comitato per l’ordine e la sicurezza, compiti  delicati, come quello della vigilanza sulla movida o su piazza  Garibaldi, e per l’alto numero di pensionamenti: le ultime 90  immissioni nel Corpo sono avvenute a fronte di ben 150 pensionamenti,  ed altri sono previsti a breve. Resta l’obiettivo di rafforzare la  presenza in periferia: con il nuovo scorrimento della graduatoria del  concorso, prevista per aprile; a differenza di quanto fatto in  precedenza, la formazione avverrà direttamente presso le sedi locali,  con un turno degli agenti, a scopo formativo, al centro o su  specifiche tematiche, come quella ambientale; infine, nella fase di  formazione, sarà verticale il part time previsto per i primi mesi di  assunzione, in modo da garantire la presenza piena almeno per tre  giorni a settimana, nelle sedi periferiche, dei neoassunti.

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