Cronaca

Scempio Faraglioni, condanna a 6 anni e 2 mesi al “capo” dei datterari

Pescatori di datteri, arrivano le prime condanne del gup | Accolte solo in parte le richieste del pm Giulio Vanacore

Arrivano le prime condanne per i pescatori di datteri, accusati di aver devastato fondali marini per estrarre i pregiati molluschi il cui commercio è vietato dalla legge. Il gup Rosaria Maria Aufiero, al termine del rito abbreviato, ha inflitto sei anni, due mesi e 20 giorni di reclusione a Catello Avella, considerato uno dei capi dell’organizzazione che da anni depredava le zone scogliose dove vivono i datteri come riportato dal Corriere del Mezzogiorno.

Pescatori di datteri, arrivano le prime condanne

Sono arrivate condanne anche per Salvatore Amato (un anno e nove mesi) e Patrizia Brasiello (un anno e un mese). Accolte solo in parte le richieste del pm Giulio Vanacore, che aveva chiesto condanne più dure. Catello Avella, in particolare, fu colto in flagrante mentre riemergeva dall’acqua con 25 chili di datteri. Durante le intercettazioni telefoniche che supportano l’inchiesta è emerso che i luoghi in cui operava erano Punta Scutolo, nel comune di Vico Equense, Punta Campanella e Capri dove agivano senza scrupolo anche nei fondali dei Faraglioni.

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