Curiosità

Il Pivoting nella ristorazione: opportunità per chi fa la pizza

Per Pivoting si intende quella serie di azioni volte a cambiare radicalmente le caratteristiche principali della propria azienda

Con il mercato sempre più caratterizzato dalla globalizzazione e dalla possibilità di fare impresa in ogni angolo del Pianeta, riuscire a rimanere competitivi è una continua sfida per gli imprenditori di tutti i settori. Le tendenze che cambiano, la tecnologia che trova ogni giorno nuove soluzioni e sistemi più efficienti e la nascita di nuove realtà che irrompono con le loro innovazioni costringono coloro che sono impegnati nel business a monitorare costantemente i segnali e i cambiamenti dei loro comparti di appartenenza con l’obiettivo di essere sempre al passo con i tempi e con le nuove esigenze del momento.

Rivoluzionare la propria azienda rappresenta quindi una delle soluzioni migliori per non perdere la propria fetta di mercato, cogliendo l’occasione di poter allargare i propri orizzonti e migliorare la propria produttività, attirando nuovi clienti. Un concetto che negli ultimi anni ha preso sempre più piede e che viene sintetizzato con il termine anglosassone “Pivoting”.

Che cos’è il Pivoting

Per Pivoting si intende quella serie di azioni volte a cambiare radicalmente le caratteristiche principali della propria azienda, attuando una conversione per quel che concerne i modelli di business adottati fin a quel momento e proponendo modifiche profonde alla propria offerta.

Il termine è stato ideato da Eric Ries, imprenditore statunitense impegnato nella Sylicon Valley, autore del best seller “The Lean Start-Up” che ha preso in prestito tale parola dal mondo del basket (il Pivot è un ruolo del quintetto che scende in campo), ponendo l’attenzione sulla necessità che hanno le aziende di trasformare costantemente le proprie strategie per poter continuare a sopravvivere nello spietato mercato globale, affacciandosi in nuovi business o correggendo quello esistente.

Il Pivoting può assumere diverse forme, e non per forza deve coinvolgere il cambiamento per quel che riguarda l’offerta del proprio prodotto. Esistono anche altre soluzioni collegate a questo concetto che riguardano la trasformazione del proprio pubblico target, un diverso approccio per attirare i nuovi clienti e mantenere quelli già fidelizzati, la possibilità di internalizzare o esternalizzare alcune funzioni aziendali e l’implementazione di nuovi sistemi di produzione con l’acquisizione di macchinari di ultima generazione o modifiche dei processi.

In linea di massima, quindi, con il pivoting, l’imprenditore, dopo aver compreso le criticità presenti e future della sua azienda, risponde prontamente per contrastare quelle variabili che possono compromettere il proprio business, intervenendo in modo puntuale su quei fattori che, dopo un’attenta analisi, sono risultati essere causa di un peggioramento in termini di performance e raggiungimento degli obiettivi.

Il Pivoting nella ristorazione

Uno dei settori che è stato maggiormente coinvolto nel pivoting aziendale è certamente quello della ristorazione, a fronte anche dell’avvento della pandemia che negli ultimi due anni ha completamente rivoluzionato il modo di somministrazione del cibo, con la diffusione massima del take away e del delivery. A prescindere dal Covid, però, in generale il comparto food è da sempre coinvolto nei cambiamenti delle esigenze della clientela, come accaduto, ad esempio, con l’esplosione del sushi nell’ultimo decennio, o, più di recente, con la passione per il poke di origine hawaiana.

Essere in grado di attuare grandi cambiamenti per la propria attività di ristorazione non è però cosa semplice ed istantanea, specie quando si decide di modificare completamente la propria offerta in termini di prodotto. In questi casi, infatti, è necessario affrontare grandi spese per l’acquisto dei macchinari, degli utensili necessari, ma anche degli arredi per rendere il proprio locale coerente con il tipo di pietanza proposto.

Una delle conversioni più frequenti nel settore food è relativa alla trasformazione del proprio bar, frequentato generalmente per la colazione o la pausa pranzo, in un ristorante o pizzeria. In queste situazioni, l’imprenditore spesso viene scoraggiato dall’esborso monetario per porre in essere le modifiche necessarie e rinuncia ad allargare il proprio business. Per questo motivo, una delle soluzioni più diffuse per trasformare il proprio locale in una pizzeria, evitando pesanti ripercussioni economiche in fase di avviamento è quella di dotarsi di forni per pizza in comodato d’uso, con una formula che prevede l’utilizzo del macchinario senza l’obbligo di acquisto. Questo sistema permette all’imprenditore di poter affrontate in modo sereno i cambiamenti profondi del suo locale, senza le ansie e le preoccupazioni finanziarie, offrendo qualcosa di nuovo rispetto al passato ai propri clienti o allargando il ventaglio di proposte presenti nelle propria offerta culinaria.

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