Cronaca

Pompei, non accettava la fine della relazione, pedina e perseguita l’ex: denunciato per stalking

La donna costretta a vivere in uno stato costante di ansia e paura

Un uomo di Pompei non aveva accettato la fine della relazione con l’ex compagna. L’aveva pedinata e perseguitata, ma alla fine viene denunciato per stalking.

Pompei, denunciato per stalking dopo aver perseguitato l’ex

L’uomo la pedinava e le ha danneggiato più volte l’auto. Era arrivato al punto di tagliarle la strada con la macchina per costringerla a fermarsi e a dargli un appuntamento. Una situazione diventata insostenibile per la donna, costretta a cambiare le proprie abitudini per eludere gli appostamenti dell’ex fidanzato. Fino a quando non ha deciso di denunciare l’uomo, al quale oggi gli agenti del commissariato di polizia di Pompei, in provincia di Napoli, hanno notificato una misura cautelare di divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi di lavoro frequentati dalla donna.

Il provvedimento

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura. Le continue pressioni avevano portato la vittima a vivere in un costante stato di ansia e di paura, ingenerando in lei il timore per la propria incolumità. La donna per questo era stata costretta a cambiare le proprie abitudini di vita. L’uomo ora è accusato di stalking.

Secondo la Procura, avrebbe commesso “reiterate condotte di minaccia e molestia” ai danni della donna con la quale aveva avuto una relazione sentimentale“. Al termine della loro storia, però, non si era arreso e “aveva iniziato a contattare con insistenza la donna, nel tentativo di avere un incontro con lei, arrivando a seguirla nei suoi spostamenti e in una occasione a tagliarle la strada con la propria autovettura per costringerla a fermarsi“.

Il provvedimento cautelare si è reso necessario “al fine di impedire la protrazione e l’aggravamento della condotta criminosa dell’uomo, che si presentava pericolosamente evolutiva e tale da degenerare in più gravi aggressioni alla integrità della vittima“.

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