Cronaca

Paziente covid curato con lo sciroppo: la storia di Luigi Starita

Paziente covid curato con lo sciroppo: la storia di Luigi Starita, morto lo scorso 30 marzo all’ospedale Loreto Mare di Napoli dopo 22 giorni di agonia. I medici non avevano pensato ad effettuare il tampone per il coronavirus nonostante l’uomo presentasse tutti i sintomi, adesso sono in 10 ad essere indagati.

Coronavirus, Piano di Sorrento, morto Luigi Starita: medici indagati

Il tampone era stato effettuato solo 4 ore dopo la morte, per questa inadempienza la famiglia di Luigi aveva chiesto e ottenuto l’apertura di un’inchiesta. La Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche, sia al Loreto Mare sia nell’ospedale di Piano di Sorrento, dove il paziente è stato curato.

I medici indagati

Dieci i medici indagati per il caso di Luigi Starita:

  • Federico Coppola
  • Rossana Galasso
  • Elvira Giaquinto
  • Pietro De Nicola
  • Luca Allocca
  • Maurizio D’Antonio
  • Vincenzo Terrone
  • Giovanni Spagnuolo
  • Barbara Primerano
  • Salvatore Visconti.

Curato con lo sciroppo

A raccontare la vicenda al quotidiano Il Mattino era stata Viviana Starita, la figlia “Mio padre godeva di ottime condizioni di salute, è morto perché non è stato curato“.

I primi sintomi

I sintomi c’erano tutti, tosse secca, febbre alta e difficoltà respiratorie, mail medico di famiglia aveva voluto tranquillizzare la famiglia, affermando che non c’erano malati covid a Piano di Sorrento o in altri comuni della costiera. Però il 14 marzo la situazione precipita.

La cura con lo sciroppo

Il medico di famiglia, sempre al telefono, prescrisse un’infiltrazione di Rocefin e Bentelan, ma niente tampone. La famiglia a quel punto allerta la guardia mbedica: i due sanitari si erano recati presso l’abitazione, indossando tutti i presidi di protezione, la diagnosi: bronchite. La cura? Sciroppo.

L’ossigeno

Il 19 marzo la situazione era talmente critica che è necessario allertare l’ambulanza. Secondo il racconto della figlia, i sanitari non sono neanche scesi dall’auto in quella circostanza, limitandosi a chiedere alla donna di andare ad acquistare una bombola di ossigeno. Ma neanche l’ossigeno fu efficace e così, dietro insistenze della famiglia, finalmente arrivò l’ambulanza che prelevò il paziente per portarlo all’ospedale Cotugno. Il 24 marzo il trasferimento al Loreto mare, dove Luigi Starita arriva in gravissime condizioni. L’uomo morirà il 30 marzo.


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