Cultura ed Eventi

Pozzuoli: modi alternativi di vivere il Natale tra storia, folclore e magia

A Pozzuoli si possono vivere “Le Notti delle Lanterne di Natale con Magie del Solstizio al Lago d’Averno nelle date di Venerdì 20, lunedì 23, e sabato 28 Dicembre ore 20.30 e il 5,6, Gennaio 2020.

Pozzuoli: modi alternativi di vivere il Natale

Le serate sono ispirate al Canto di Natale di Dickens e i partecipanti saranno condotti dai tre spiriti del Natale, quello passato, quello presente e quello futuro, lungo le rive del lago d’Averno fino a raggiungere il bosco il quale si animerà delle luci (a Led) delle lanterne di carta sospese agli alberi e al centro del bosco l’albero natalizio dei desideri. Con una guida si percorrerà quindi la riva destra del lago scoprendo la storia del luogo ma soprattutto le usanze, i riti che i contadini campani facevano durante il periodo del solstizio. Un modo inusuale e suggestivo per scoprire storie e leggende inedite cariche di fascino e magia legate all’antica festa del dio Mitra e della festività celtica della yule e degli antichi riti medievali.

Nell’oscurità della notte invernale appariranno tra le ombre gli spiriti del Natale ognuno con una storia natalizia da raccontare. Il percorso porterà all’albero dei desideri e quando apparirà lo spirito del Natale presente si dovrà scrivere su dei fogli il regalo che si desidera per questo Natale e per l’anno nuovo e poi il foglietto andrà appeso all’albero in attesa che lo spirito del Natale futuro lo realizzi. Dopo l’ascolto dell’ultimo racconto di Natale si accenderà il fuoco della Yule in cui si scioglierà il piombo. Secondo la tradizione nei solstizio coloro che pongono una domanda al futuro mentre si scioglie il piombo, troveranno la risposta nella forma che questo assumerà.
Sarà lo spirito del Natale stesso a decidere se siete stati così buoni da poter raccogliere gli addobbi dagli alberi con i vostri biglietti e portarli con voi!
Una serata sospesa tra la magia del Natale, la storia, il folclore e l’atmosfera magica delle luci sul lago.

 

Simona Mazzeo

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