Cronaca

Verdura tossica venduta da società di Napoli, Salerno e Caserta | LA SITUAZIONE

Verdura velenosa, 5 persone ricoverate a Pozzuoli. Uno dei dieci ricoverati è in prognosi riservata al Santa Maria delle Grazie

Shock e paura a Pozzuoli dove alcune persone sono state ricoverate dopo aver mangiato della verdura velenosa. Dieci sarebbero i ricoverati nella notte all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli con evidenti e chiari sintomi di intossicazione alimentare come riportato da Fanpage.


Dieci persone avvelenate da verdura nel Napoletano: tutta colpa della Mandragora | COME RICONOSCERLA


Verdura velenosa, 8 persone ricoverate a Pozzuoli

Uno dei dieci ricoverati è in prognosi riservata. Stando una prima ricostruzione, avrebbero ingerito della verdura velenosa, probabilmente della mandragora, credendo che si trattasse invece di spinaci o biete. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Pozzuoli, che sono intervenuti nell’ospedale del posto.

I ricoverati, quattro residenti a Monte di Procida ed una a Quarto, fanno parte di diversi nuclei familiari e la verdura sarebbe stata acquistata in diversi negozi dei due comuni flegrei. Dunque, non si esclude che i commercianti si siano riforniti dalla stessa persona, che potrebbe aver venduto loro la mandragora scambiandola per altro. Sulla vicenda sono in corso accertamenti col supporto dell’Asl.

La presenza della mandragora

La vicenda sarebbe legata alla presenza della mandragora tra la verdura acquistata ed ingerita dalle persone finite in ospedale. La pianta, velenosa, spesso viene confusa con biete e spinaci per il suo aspetto. La sintomatologia, secondo quanto finora ricostruito, sarebbe riconducibile alla “mandragora”. Sono in corso accertamenti della Asl competente e dei carabinieri.

La radice di questa pianta è caratterizzata da una peculiare biforcazione che ne dà una forma antropomorfa (maschile e femminile); insieme alle proprietà anestetiche della pianta, ciò ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari. La mandragola autunnale  Mandragora autumnalis) presenta un grado maggiore di tossicità rispetto alle altre mandragole.

Secondo le credenze popolari, le mandragole nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati in punto di morte. La mandragola può essere ricondotta ad alcune usanze della stregoneria, nelle quali era utilizzata come surrogato delle più famose bambole di cera. È considerata una pianta magica anche dalla Wicca moderna, in particolare nei giorni di plenilunio.

L’appello del sindaco

Questo il messaggio di Giuseppe Pugliese, sindaco di Pozzuoli: Apprendo con preoccupazione che alcuni nostri concittadini sono ricoverati all’Ospedale Santa Maria delle Grazie per un’intossicazione. La sintomatologia è riconducibile all’avvelenamento da “mandragora” confusa con spinaci o biete. Invito tutta la popolazione ad avere massima attenzione nell’ingerire verdure similari a biete e spinaci perché la mandragora si confonde molto facilmente, e a tenere sotto controllo i sintomi che possono essere: pruriti simili all’orticaria con midriasi, nausea, confusione fino al coma. Chiunque abbia questi sintomi va subito ospedalizzato. Si sconsiglia il consumo di spinaci”.

Intervengono i carabinieri

La stessa Asl ha allertato i pronti soccorso del territorio per eventuali arrivi di altri intossicati. Suoi tecnici della prevenzione sono in giro con Nas e Carabinieri di Pozzuoli per eventuali ritiri di verdura a scopo precauzionale. Quella finora sequestrata è verdura sfusa, quindi per quella confezionata non ci sono stati problemi.

I Carabinieri stanno ritirando a scopo precauzionale da alcuni fruttivendoli e market alimentari di Pozzuoli e Quarto, in provincia di Napoli, alcune partite di verdura dopo il caso dell’intossicazione da mandragora. Al lavoro i Carabinieri della compagnia di Pozzuoli ed i Nas.

Il messaggio del sindaco di Quarto

“In attesa dei controlli dell’Asl evitate per il momento di acquistare e consumare verdure sfuse non tracciate. Massima cautela senza psicosi”. È l’accorato appello che lancia ai cittadini di Quarto il sindaco Antonio Sabino, dopo che i carabinieri della Compagnia di Pozzuoli sono intervenuti all’ospedale Santa Maria delle Grazie per alcune persone intossicate dopo aver ingerito verdure. “In queste ore, le Forze dell’Ordine, in collaborazione con l’ASL Napoli 2 Nord, stanno lavorando per risalire alla filiera che ha provocato l’intossicazione alimentare da mandragora di alcuni cittadini flegrei, attualmente ricoverati all’ospedale Santa Maria delle Grazie – dice il sindaco Sabino – In attesa dei relativi chiarimenti, raccomando a tutti e a tutte di evitare di acquistare e consumare verdure simili sfuse, come spinaci, biete etc.). Massima attenzione e cautela senza scatenare inutile psicosi.

Siamo vicini ai cittadini intossicati e ai loro familiari e seguiamo, insieme alle Forze dell’Ordine e alle autorità sanitarie, l’evolversi della situazione”.

Dov’è stata venduta la verdura

Gli investigatori hanno accertato che gli “stock” di prodotti agroalimentari nei quali sarebbe finita la mandragora responsabile dell’intossicazione di dieci persone con sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio e Avezzano.

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