Cronaca

Pubblicità sul muro del cimitero di Poggioreale: l’indignazione dei cittadini

Dopo il crollo del cimitero e la sua chiusura, si sono susseguite le proteste dei cittadini

Dopo il crollo all’interno del cimitero di Poggioreale e la sua chiusura, sul muro sono comparsi dei manifesti pubblicitari. Sono trascorsi quasi 9 mesi dal crollo al cimitero di Poggioreale che ha interessato le due cappelle di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi con ben 300 loculi andati distrutti.

Pubblicità sul muro del cimitero di Poggioreale

Una vicenda che ha sconvolto, portato alla disperazione e addolorato tante famiglie che per mesi sono rimaste in attesa, senza avere risposte, di avere notizie dei corpi dei loro cari defunti, tanto che per lungo tempo è stata portata avanti da esse una protesta nei confronti della direzione del cimitero e del Comune.

Oggi quel dolore è stato rinnovato ed addizionato all’umiliazione. Il perimetro murale del cimitero dove è avvenuto il crollo è stato utilizzato per la pubblicità.

Il messaggio contro le pubblicità

Un rappresentante dei familiari dei defunti, che si è rivolto al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, ha scritto sui social:

“Adesso è stato dato l’ennesimo schiaffo ai nostri cari…. l’ennesima offesa, un luogo Sacro trasformato in un mercato pubblicitario. Su quei cartelloni DEVONO mettere i nomi dei nostri cari perché si tenga bene a mente chi c’è dietro quel muro. Ci sono padri, madri, figlie, figli, mogli, mariti…ci sono storie di uomini e donne che hanno fatto le storie delle proprie famiglie. NO AI CARTELLONI PUBBLICITARI SI AI NOMI DEI NOSTRI CARI”

La risposta di Borrelli

“Il comune e la direzione hanno gestito questa vicenda molto male mancando di rispetto sia i defunti che i loro familiari.”- dichiara Borrelli: “Chiediamo di porre rimedio eliminando i manifesti pubblicitari, assolutamente fuori luogo, per sostituirli casomai con i nomi di quei defunti oltraggiati ed offesi. È doveroso”.

La rabbia delle famiglie

E la rabbia delle famiglie monta: “Ogni volta che ci sono state bombe d’acqua a Napoli il mio pensiero è andato al corpo dei miei genitori ancora esposti alle intemperie. In quella fossa si sarà creato un acquitrino e i corpi putrefatti. Non troveremo più nulla. E così muore anche l’ultima speranza”, dice Pina Caccavale presidente del Comitato 5 Gennaio, che dopo i crolli riunisce le famiglie dei defunti vittime del crollo.

A questo si aggiunge l’ultima beffa. La parte antistante l’ingresso del Cimitero che dà su via Poggioreale è stata transennata e qualcuno ha usato quegli spazi per affiggere manifesti pubblicitari di abbigliamento.

Laddove noi abbiamo messo i nostri lumini, le foto, i fiori e le dediche ora spuntano le pubblicità. Magari tra poco vedremo pure i manifesti di qualche politico – continua Caccavale indignata dalla situazione – Il 5 settembre torneremo ancora una volta davanti a quei cancelli per la nostra consueta commemorazione che avviene ogni 5 del mese. Questa volta metteremo dei fiori intorno a quelle transenne per ricordare a tutti che è un posto di silenzio e preghiera. È vero i morti non parlano ma noi parenti sì. Vorremmo mettere dei cartelloni in ricordo dei nostri cari. Faremo gesti simbolici per il loro ricordo”.

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