Punta Campanella, la liberazione delle tartarughe in mare

MASSA LUBRENSE. Sono pronte a tornare in acqua 4 tartarughe salvate nei mesi scorsi dal Centro Tartanet del Parco Marino di Punta Campanella. Reti da pesca, ami, plastica, impatti con imbarcazioni e le basse temperature del mare. Questi i pericoli maggiori per le tartarughe che restano ferite o intorpidite soprattutto durante i mesi invernali. Ognuna con la sua storia e il suo nome. Salvatore, maschio di grosse dimensioni, pesa 70kg. Ritrovato nella rete dai pescatori. non ha mostrato problemi particolari. Ora affronterà la stagione riproduttiva e sarà seguito attraverso un trasmettitore satellitare che gli sarà installato sul carapace. Prometeo, invece, è un esemplare molto giovane che aveva un pò di plastica nell’intestino. Calippo aveva molte ferite, una ventina, causate dall’accidentale cattura nella rete da pesca. L’ultima arrivata, Cicciotta, è stata recuperata a metà marzo e tranne qualche piccolo problema di galleggiamento non ha manifestato particolari problemi. Le 4 Caretta carretta sono state curate dagli esperti della stazione zoologia A.Dhorn a Portici e ora sono finalmente guarite e possono riprendere il loro affascinante viaggio nel Mediterraneo. Partiranno da Puolo, a Massa Lubrense, cuore dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella e mare Bandiera Blu.

Tartarughe liberate in mare, l’evento in costiera


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