Cronaca

Datteri mare, chiesti 12 anni per pescatore di frodo

Chiesti 12 anni per il pescatore di datteri di Punta Campanella. Nei suoi confronti l'accusa è di disastro ambientale

Maxi condanna chiesta nei confronti del pescatore di datteri accusato di avere devastato i fondali di Punta Campanella. Durante la requisitoria nel processo ai pescatori di frodo in corso al Tribunale di Napoli, il pubblico ministero, Giulio Vanacore ha sostenuto nei confronti di Catello Avella l’accusa di disastro ambientale.

Punta Campanella, chiesti 12 anni per il pescatore di datteri

La richiesta del pm è di 12 anni di reclusione, 12 mila euro di multa, confisca dei mezzi e degli strumenti utilizzati per prelevare il dattero di mare dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. I soldi e i mezzi sequestrati all’imputato dovranno essere destinati ad attività dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, per il monitoraggio della costa devastata.

Le accuse al datteraio

Su Catello Avella pesano numerosi precedenti specifici: è ritenuto dalla Procura un soggetto di caratura criminale, legato alla criminalità organizzata di Castellammare di Stabia. Durante le intercettazioni telefoniche è emerso che i luoghi in cui operava erano Punta Scutolo, nel Comune di Vico Equense, Punta Campanella e Capri. I reati attribuiti ai datterai sono di disastro e inquinamento ambientale e danneggiamento, con l’aggravante di aver commesso il fatto in area protetta.

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