Cronaca

Il primo giorno del questore Giuliano: “Ascolteremo la città, lavoro di squadra per Napoli”

Alessandro Giuliano si è insediato come questore a Napoli. Le sue prime parole a capo della Questura sono nella direzione della continuità rispetto al precedente De Iesu.

Il primo giorno da questore di Alessandro Giuliano

Le prime parole di Alessandro Giuliano come nuovo Questore di Napoli, sono sulla continuitàGiuliano, 52 anni, figlio di Boris, vittima di mafia, è tra i più giovani questori che abbia varcato il Palazzo di via Medina.

Saremo un luogo aperto, così come l’ho trovato. La questura è di tutti. Intendo non solo e doverosamente dare il massimo come allenatore della mia squadra, ma interagire con tutti gli altri allenatori, non solo istituzioni ed enti ovviamente con cui sapevo già di trovare rapporti  eccellenti, ma anche con municipalità, associazioni, realtà laiche e religiose perché sulla prevenzione dobbiamo sempre essere tutti disponibili in campo.

Eredito con gioia questo testimone da De Iesu che è stato un grande questore, anche nel senso del dialogo allargato cui mi riferivo. E ringrazio il capo della polizia per avermi dato tale fiducia. È davvero un onore per me guidare la polizia della terza città d’Italia e della  sua provincia. 

Non posso dire di conoscere benissimo la città, certo vi ho lavorato, ma era 20 anni fa e con un ruolo di funzionario. Poi sono seguiti i rapporti e il coordinamento in capo allo Sco. Ma l’ho spesso visitata anche da turista, e quando dico che è una città meravigliosa non intendo solo le sue indubbie bellezze e tesori d’arte, né nel senso dell’alibi ovviamente: questo non basta a far dimenticare i problemi.

Io credo che sia una comunità che sa trovare anche il modo, specie in particolari circostanze, di reagire e di contrastare la violenza. E mi auguro che questo prosegua sempre di più. 

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