Cronaca

Napoli, parla il ragazzo arrampicatosi sul palazzo dell’Orientale: “Mi sento miracolato. Ragazzi, non rifatelo”

Ecco chi è il ragazzo che si è arrampicato sul palazzo dell'Orientale: ha 34 anni, si chiama Andrea Orfè e fa il muratore

Si chiama Andrea Orfè il ragazzo che si è arrampicato ad un palo davanti al palazzo dell’Università L’Orientale di Napoli nella serata di sabato 28 agosto. Non si è tirato indietro dal commentare il video della sua bravata che in poche ore è diventato virale, generando molti commenti di critica ed indignazione per un gesto che poteva finire in tragedia.

Napoli, ecco chi è il ragazzo che si è arrampicato sul palazzo dell’Università L’Orientale

Ragazzo di 34 anni, nelle scorse ore è stato operato da Francesco Ascione e Flavio Carbone dell’equipe di chirurgia ortopedica dell’ospedale Fatebenefratelli. In seguito alla caduta ha rimediati una complessa frattura a un polso e forse subirà una seconda operazione al calcagno. Dopo aver rischiato la vita, Andrea, che fa il muratore, vuole lanciare un messaggio, soprattutto ai giovani che affollano le piazze del centro storico napoletano dove si sta diffondendo la balorda moda dell’arrampicata su pali e lampioni.

L’appello

Interpellato da Il Mattino, il 34enne ha raccontato“Sabato sera avevo visto altri ragazzi che tentavano di salire sul lampione e, istintivamente, ho pensato di riuscire ad arrampicarmi più in alto di loro. Volevo riuscire ad arrivare al balcone che si trova al di sopra del palo. È stata una specie di sfida ed ero convinto di farcela perché sono sempre stato un arrampicatore. Fin da piccolo, ho avuto una certa dimestichezza nel salire sugli alberi o, in generale, nell’arrampicarmi, così quando ho visto gli altri che salivano sul lampione, ho pensato: voglio fare di più di loro.

Ero un po’ brillo e mi sono avvicinato a un ragazzo tra i tanti che erano in piazza, dicendogli di filmarmi perché mi sarei arrampicato. Sono andato verso il lampione e appena ho cominciato ad aggrapparmi, ho sentito che la folla di persone presenti mi incitava e urlavano per incoraggiarmi. Devo ammettere che in quel momento l’adrenalina mi aveva caricato e mi faceva piacere vedere che tutti stavano partecipando e sostenendo la mia arrampicata. Così ho cominciato ad aggrapparmi al palo ma sono salito troppo in alto”.

“Mi sento estremamente fortunato e, anche se non sono credente, penso che la vita mi abbia dato una grande opportunità. Ho sempre pensato che nel fare cose buone si raccolgono buoni frutti e, al contrario, quando si semina male, la vita ci ricambia con la stessa moneta. In questo caso, ho avuto fortuna e voglio sfruttarla al massimo, Sono sempre stato un po’ spericolato ma da oggi sono convinto che cambierò. Non mi ricapiterà mai più di fare una bravata simile e soprattutto non voglio assolutamente che il mio video e questo episodio possa invogliare qualcuno a fare lo stesso sbaglio”.

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