Cronaca

Dopo l’ennesima rapina, la tabaccheria di Pianura abbassa la saracinesca: «Non si può lavorare»

Le forze dell’ordine avevano fermato la baby gang dopo l’ennesima rapina nelle zone del quartiere di Pianura, l’ultima tabaccheria ora non ce la fa più e la titolare si sfoga.

Pianura, tabaccheria presa d’assalto dall’ennesima rapina

Non ce la fa più la titolare della tabaccheria di via Paolo Castaldi e Luigi Sequino a Pianura. L’ennesima rapina ha lasciato ferite profonde, e ora il titolare dice basta, nonostante, subito dopo i carabinieri abbiano fermato la rapina la baby gang:

Non si può lavorare in queste condizioni. Dopo l’ennesima rapina viviamo in uno stato di continua agitazione e abbiamo paura di chiunque entri dalla porta. Era un giorno come tanti.

Poi continua:

Stiamo ancora tremando e non ci fa piacere essere al centro di questa vicenda. Questa rapina ci ha segnate definitivamente e siamo in uno stato di continua tensione. Non possiamo andare avanti in questo modo.

Non è prima volta che subiscono una rapina:

No, purtroppo non è la prima volta ma proprio in questa settimana non ce lo aspettavamo. L’ultimo furto, sempre ad opera delle baby gang, lo abbiamo subito lo scorso 26 marzo e dopo quattro mesi non pensavamo che si potesse ripetere. La delinquenza in zona è fuori controllo e noi commercianti siamo più esposti di prima.

Lavoriamo a Pianura da un decennio e la nostra tabaccheria ha subito almeno un assalto all’anno. Prima eravamo sulla strada principale ma poi, sentendoci troppo esposti, abbiamo deciso di trasferirci all’interno del vicolo. Le rapine, però, sono continuate senza sosta. Qualche anno fa ho dovuto addirittura inseguire la Smart con cui fuggirono i rapinatori. 

La rapina

I momenti della rapina, questa volta è stato diverso:

Stavolta è stato diverso. La paura è stata più forte del solito e le circostanze mi hanno sconvolta. È accaduto nel bel mezzo del pomeriggio, quando la gente è in strada e ci sentiamo tutti più tranquilli. Quando crediamo che ognuno possa proteggere l’altro. Ma le cose non stanno così. Il quartiere è diventato sempre più insicuro e per noi imprenditori le cose non vanno bene. 

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