Lavoro

Reddito di inclusione, al via le domande a San Giorgio a Cremano: tutte le informazioni

SAN GIORGIO A CREMANO. Dal 1 Gennaio 2018 parte il reddito di inclusione sociale, il nuovo sussidio economico introdotto dal Governo con l’approvazione della legge delega contro la povertà. Le domande potranno essere presentate dal 1° dicembre 2017 presso i comuni di appartenenza. Anche a San Giorgio a Cremano da domani sarà aperto, in Villa Bruno, lo sportello per richiedere il REI.

Si tratta di uno strumento che per la prima volta si basa sulla reale condizione di bisogno economico e non più sull’appartenenza a particolari categorie (anziani, disoccupati, disabili, genitori soli, ecc.).

Il reddito di inclusione sociale è composto da due parti:

  • un assegno mensile;
  • un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo.

Il Governo ha stabilito che siano gli enti locali ad occuparsi della procedura per ottenere il reddito di inclusione e, attraverso l’assessorato alle Politiche Sociali guidato da Manuela Chianese, il comune di San Giorgio a Cremano ha predisposto uno sportello dedicato, in Villa Bruno, dove sarà possibile ritirare il modello e  ricevere le risposte ad eventuali incertezze sul nuovo strumento di inclusione sociale.

Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 12:30, tranne il mercoledì. Il martedì ed il giovedì anche dalle ore 14:00 alle 15:00. La presentazione delle richieste invece deve essere effettuata presso l’ufficio protocollo, in piazza Vittorio Emanuele II.

 

Requisiti

 

I requisiti per ottenere il reddito di inclusione sociale sono i seguenti:

– ISEE non superiore ai 6.000€

– Patrimonio immobiliare (escluso il patrimonio  immobiliare) non superiore ai 20.000€

– Patrimonio mobiliare (conti correnti bancari o postali; certificati di depositi e credito, buoni fruttiferi e assimilati, azioni e obbligazioni) non superiore ai 10.000€.

Inoltre è prevista compatibilità con attività lavorative che non superino il reddito sopra indicato, ma non è compatibile con altri sussidi come Naspi e Dis-coll.

 

Come funziona

 

L’importo del reddito di inclusione sociale è legato al numero dei componenti del nucleo familiare a partire da un minimo di 188€ fino ad un massimo di 485€. Di seguito lo schema seguito dallo strumento di assistenza economica:

  • 1 componente 188€
  • 2 componenti 294€
  • 3 componenti 383€
  • 4 componenti 461€
  • 5 o più componenti 485€

La durata del beneficio economico erogato dall’Inps, sarà concesso per un massimo di 18 mesi e bisognerà attendere 6 mesi prima di poter ripresentare richiesta.

 

Come presentare domanda

 

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in formato cartaceo presso lo sportello. L’importo verrà erogato sulla “carta prepagata Rei”. Il 50% dell’importo stabilito potrà essere ritirato in contanti, il resto sarà utilizzabile per la spesa e per pagare le bollette. La tesserà inoltre darà diritto allo sconto del 5 per cento sugli acquisti in negozi e farmacie convenzionate.

Oltre il contributo economico, per quanto riguarda il reinserimento lavorativo, sarà naturalmente determinante il ruolo dei Centri per l’impiego che, nella prospettiva di attuazione del REI, avranno il compito, in collaborazione con i servizi sociali del territorio, di favorire il collocamento al lavoro delle persone più deboli.

«Il Rei rappresenta un  nuovo approccio alle politiche sociali spiega il sindaco Giorgio Zinno – perchè colma un vuoto nel sistema di protezione dei cittadini a basso reddito. Il comune di San Giorgio a Cremano ha predisposto uno sportello ad hoc che sarà in grado anche di chiarire tutti gli aspetti legati alla nuova misura di inclusione. Grazie al governo che ha introdotto questo strumento e ai nostri uffici comunali che si sono dotati subito delle professionalità necessarie, possiamo contribuire ad aiutare chi è in difficoltà contrastando concretamente stati di povertà».

«Il reddito di inclusione – conclude Manuela Chianese – rappresenta il pilastro fondamentale del piano nazionale per la lotta alla povertà e si affianca alle attività che l’amministrazione mette in campo sul territorio, dimostrando la sinergia che c’è tra il governo centrale e gli enti locali».

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio