Cronaca

Rider rapinato a Napoli: ci sono anche 2 figli di un boss del clan Di Lauro tra i fermati

Questa mattina i responsabili sono stati rintracciati nel rione Terzo Mondo

Rider aggredito a Napoli, tra i colpevoli i figli di un boss del clan Di Lauro: la Polizia ha arrestato 6 giovani che avrebbero picchiato il 50enne nella serata di ieri, domenica 3 gennaio.

La vittima, Gianni, è stato aggredito a Calata Capodichino mentre consegnava del cibo a bordo del suo scooter. Dopo il pestaggio, l’uomo non si è arresto, si è rialzato e ha presentato regolare denuncia al commissariato di Secondigliano.

Rider aggredito, tra i colpevoli i figli di un boss del clan Di Lauro

Sono stati individuati e fermati gli aggressori di Gianni, il rider selvaggiamente picchiato durante un turno di consegna. I colpevoli sono in stato di fermo, tra di loro anche 2 minorenni, uno sarebbe il figlio di un elemento di spicco del clan Di Lauro, e l’altro è il rampollo di un altro affiliato, che si trova in carcere. I 2 avrebbero tra i 15 e i 16 anni. Uno dei due, secondo quanto riporta Cronache della Campania, avrebbe già confessato, assistito dal suo legale.

Chi è Gianni, il rider aggredito e picchiato a Napoli

50 anni, padre di famiglia, Gianni è stato assalito da un gruppo di 6 ragazzini, già fermati dalla Polizia, che lo hanno picchiato, trascinato e derubato dello scooter che usava per lavorare come rider.

La denuncia

Dopo il pestaggio, Gianni non si è arresto. Si è rialzato e dopo aver presentato regolare denuncia al commissariato di Secondigliano ha preso l’auto del titolare per terminare le consegne dopo aver lottato fino alla fine per evitare il furto dello scooter.

Il passato lavorativo di Gianni

Rivelatosi ai microfoni dei cronisti, Gianni ha raccontato dell’aggressione subita e del suo passato. Per 15 anni ha lavorato tra la Rinascente e l’Auchan prima di ritrovarsi senza lavoro all’età di 50 anni.

Lo scooter

Gianni ha riavuto il suo scooter: il 50enne ha ritirato il mezzo nel pomeriggio di oggi, presso gli uffici dell Questura di Napoli, in via Medina.

 

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