Cronaca

Rissa nel carcere di Ariano Irpino: coinvolti detenuti napoletani

NAPOLI. Ancora caos al carcere di Ariano Irpina. Come denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe ci sono stati «ancora violenza e sangue in un Istituto Penitenziario della Campania: questa volta è il turno della Casa Circondariale di Ariano Irpino – ha dichiarato Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sappe. – Giovedì, durante l’immissione dei detenuti ai Colloqui con i familiari soggetti di origine napoletana ubicati in diverse sezioni venivano in contatto tra loro e scoppiava una violenta colluttazione tra tre detenuti due di questi contro uno che aveva la peggio. L’intervento tempestivo del personale della Polizia Penitenziaria ha evitato ulteriori gravi conseguenze. Nonostante ciò, il detenuto aggredito è stato trasportato con urgenza al pronto soccorso per la gravità delle lesioni riportate riconosciute guaribili con sette giorni di prognosi. Anche presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino i detenuti fruiscono del regime aperto che sicuramente è all’origine dei tanti eventi critici che si moltiplicano, soprattutto quelli violenti come oggi ad Ariano».

«Personale abbandonato»

«Il personale della Polizia Penitenziaria – continua Fattorello – resiste solo grazie al proprio senso del dovere ma si sente sempre più abbandonato. I livelli di sicurezza sono sempre più bassi causa un costante sovraffollamento della popolazione detenuta, carenza organica del Corpo, carenze strutturali ed assenza di supporti tecnici per potenziare la vigilanza. Bisogna evidenziare anche le carenze di una organizzazione del lavoro interna: la struttura penitenziaria di Ariano non applica i principi fondamentali sanciti e sottoscritti tra le parti negli accordi sia essi Nazionali, Regionali e Locali tanto che il Sappe ha attivato in merito la Commissione Arbitrale Regionale presso il Prap a Napoli per la soluzione di precise rivendicazioni e ripristino di giuste relazioni sindacali con la direzione dell’Istituto arianese. Il Sappe chiede che le cose cambino e le autorità intervengano sulle molteplici criticità denunciate nel tempo per detto Istituto».

Le parole del segretario

Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece, da Roma, aggiunge: «Mi preoccupano questo nuovo grave episodio. Restano inascoltate le nostre segnalazioni al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma sulle disfunzioni e sugli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa Circondariale di Ariano Irpino e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità nonostante una significativa carenza di organico. Ed è incompresibile che chi ha il dovere di intervenire, ossia l’Amministrazione penitenziaria regionale e nazionale, non intervenga tempestivamente per sanare le gravi criticità dei penitenziari della Campania».

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