Cronaca

Le rubano documenti e identità, si trova indagata per truffa

Le rubano documenti e identità, studentessa fuorisede a Napoli si trova indagata per truffa in una maledetta sera di maggio dello scorso anno. La vittima è Luna (nome di fantasia).

Napoli, le rubano documenti e identità: si trova indagata per truffa

La ragazza quella sera viene rapinata in strada insieme ad altri due amici: le portano via lo zaino con soldi, cellulare, carte di credito e documenti. Un’esperienza traumatica che però non è finita. Quello che è successo poco dopo è a dir poco terribile. Luna prima scopre di un acquisto di uno scooter a suo nome, con tanto di assicurazione, poi la comunicazione dal Tribunale di Nola dove c’era scritto che era indagata per truffa.

Il racconto

“Quel giorno è stato traumatico per me” racconta la 22enne “Eravamo a Napoli, io e i miei amici siamo stati aggrediti da due uomini, uno di loro mi ha strattonato minacciando di tirare fuori la pistola se non gli avessi dato lo zaino. Non voleva solo i soldi o il cellulare, voleva tutto lo zaino. Nel frattempo l’altro uomo picchiava i miei amici. Quel giorno indossavo una gonna, ho avuto paura di essere violentata.”

Dopo quell’episodio Luna decise di lasciare Napoli e tornare nella sua città d’origina, Avellino, e sporge denuncia: “La prima cosa che mi hanno detto gli agenti è stata: dovevi denunciare prima l’accaduto.Ma non avevo le forze per farlo in quel momento – specifica la giovane – ho avuto bisogno di qualche ora per realizzare quello che era successo e tornare a casa”.

Nonostante tutto quello che aveva vissuto quella sera cerca di riprendere normalmente la sua vita. Ma non sapeva che l’incubo era appena iniziato: “Dopo qualche mese cominciano ad arrivare delle raccomandate: a mio nome sono stati aperti dei conti, è stato acquistato un motorino, intestata l’assicurazione”. A quel punto ha capito di doversi rivolgere ad un avvocato per farsi assistere in una battaglia molto lunga.

“La mia assistita ora è indagata per delle azioni che non ha mai commesso – spiega il difensore della studentessa -. C’è stata una chiusura delle indagini presso la Procura di Nola: non appena ne ho avuto notizia ho chiesto di essere interrogato per chiarire la nostra posizione. La mia cliente è stata rapinata e ora si ritrova un procedimento penale per truffa a suo carico. Ci auguriamo che la Procura individui i veri responsabili, ma soprattutto riconosca al più presto la nostra innocenza. La mia rappresentata è una persona giovane: se domani volesse partecipare a un concorso pubblico, risulterebbe un procedimento penale nei carichi pendenti. È vittima di un reato di rapina, non autrice di un reato di truffa. Siamo noi la parte offesa”.

La vita che vive oggi la ragazza

Quella vicenda ha cambiato la sua vita: “Quello che sto vivendo è un incubo. Vengo accusata, trattata come una criminale. E la mia salute mentale ne sta risentendo: faccio fatica a dormire, a mangiare, a fare le cose più banali. Quando vedo le persone vivere la loro vita mi chiedo: Io riuscirei a fare la stessa cosa?. E la risposta è no. In Italia la salute mentale, soprattutto quando riguarda i giovani, non viene tutelata dalle istituzioni”. Così decide di rivolgersi ai social, raccontando la storia su Tik Tok in una serie di video con centianaia di migliaia di visualizzazioni: “Inizialmente era una valvola di sfogo, ma poi si è rivelato utile anche per ascoltare testimonianze di altre persone che hanno vissuto esperienze simili. Ora sto cercando di dar voce alla mia storia, per denunciare un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensi

Inizialmente era una valvola di sfogo, ma poi si è rivelato utile anche per ascoltare testimonianze di altre persone che hanno vissuto esperienze simili. Ora sto cercando di dar voce alla mia storia, per denunciare un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensi. Quello del furto d’identità è un tema sul quale c’è molta poca informazione. Sui social ho ricevuto tanto affetto, ma ho scoperto anche che tantissime persone sono vittime di situazioni simili. Si prova un senso di impotenza, ti viene tolta la libertà. Per questo vorrei che la gente, ma soprattutto le istituzioni, prendessero coscienza di un fenomeno che rovina la vita delle persone”.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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