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Sanità, si espone Maria Grazia Di Scala (Fi): disastro annunciato

NAPOLI. “Togliamo subito la Sanità dalle mani di De Luca: la grave emergenza organizzativa della Sanità campana non può attendere i tempi lunghi della formazione del nuovo Governo”. Lo afferma la Presidente della Commissione Sburocratizzazione del Consiglio regionale della Campania, Maria Grazia Di Scala (FI), per la quale “serve un immediato intervento del Ministero: la chiusura di importanti presìdi e il trasferimento del relativo personale all’Ospedale del Mare, tra l’altro ancora inattivo, porterà infatti al collasso il Cardarelli sul quale nei fatti viene scaricata tutta l’assistenza”.

Sanità, sbotta Maria Grazia Di Scala

Per l’esponente di Forza Italia “questo è il risultato della pessima programmazione dell’apertura dell’Ospedale del Mare avviata senza risorse sufficienti, senza una valutazione del flusso dei pazienti, chiudendo semplicemente strutture esistenti e spesso fondamentali per il territorio ma senza nessuna garanzia di un compiuto funzionamento della nuova struttura. Insomma carenza di informazioni e improvvisazione nel programmare movimenti dettati da motivi che non guardano alla massima efficienza, alla domanda di salute dei cittadini”.

Per Di Scala “si continua con gli annunci senza sostanza proclamati da chi vive in perenne campagna elettorale disinteressandosi, ad esempio, persino dei tempi necessari per il reclutamento e l’addestramento del personale sanitario”.

“In Campania, dove si inaugurano strutture non ancora operative, – sottolinea la Presidente Di Scala – il sistema sanitario regionale è agli ultimi scricchiolii prima di un tracollo, vere o e proprio disastro annunciato, che preannuncia, temiamo, una vera emergenza sociale. Ecco perché bisogna affidare al più presto la sanità nelle mani di chi ha esperienza e competenza”.

“Bisogna programmare scelte, anche impopolari, e realizzarle tutte insieme. Bisogna concentrarsi sull’emergenza e soprattutto sui presidi di emergenza-urgenza a partire all’organizzazione delle Aziende Sanitarie Universitarie che sono ancora oggi fuori dalla rete emergenze. Cosa, questa, che grida davvero vendetta”, conclude la presidente Di Scala.

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