Politica

Saviano, Borrelli: “Usare le scorte come ricatto politico spinge verso l’omertà”

NAPOLI. “Si può essere d’accordo o meno su quello che dice Saviano, ma mettere in discussione la sua scorta significa far vacillare la convinzione di quanti lottano contro le mafie sapendo di poter contare sul sostegno dello Stato”. Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, chiedendosi: “Come si sente oggi qualcuno che voleva denunciare un delinquente sapendo che lo Stato usa le scorte come arma di ricatto politico?”.

Scorta a Saviano, le parole del consigliere Borrelli

“Per fortuna, il sistema legislativo italiano prevede che l’opportunità di concedere o meno una scorta non sia demandata al ministro degli interni e, quindi, alla politica, ma a chi conosce bene le dinamiche criminali anche se è innegabile che una posizione del Ministro degli interni può in qualche modo influenzare le scelte” ha aggiunto Borrelli per il quale “anche la questione dei soldi degli italiani regge poco perché sono ben altri gli sprechi da combattere a cominciare dall’uso ‘allegro’ dei rimborsi elettorali di cui la Lega ha dato molti esempi”.

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