Cronaca

Scandalo via Marina: senzatetto manager per sbloccare i fondi

NAPOLI. Scandalo riqualificazione di via Marina: un senzatetto sarebbe stato ingaggiato come amministratore, una sorta di testa di legno chiamata a firmare fatture che consentivano all’organizzazione di sbloccare fondi comunitari.

Senzatetto prestanome per sboccare fondi comunitari

Si chiama Luigi Esposito, il suo nome non è tra i destinatari delle misure cautelari firmate ieri dal giudice, ma il suo ruolo rischia di diventare simbolo di quanto avvenuto a Napoli negli ultimi anni, a proposito di lavori pubblici e della riqualificazione della porta orientale del capoluogo partenopeo.

Quando i finanzieri hanno iniziato a scavare sul circuito di soldi veri e fatture false, si sono trovati di fronte all’ennesimo bluff di questa storia: Luigi Esposito era infatti indicato come liquidatore di una delle società che emetteva fatture, mentre nella realtà era un senza tetto, un uomo senza fissa dimora, che è stato usato come prestanome per mettere qualche firma su carte preconfezionate

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio