Politica

Scontro De Luca-Grasso, interviene Sinistra italiana

NAPOLI. Tonino Scala, coordinatore regionale di Sinistra italiana, attacca il governatore regionale Vincenzo De Luca dopo la querelle del presidente della giunta regionale con Piero Grasso, leader di Liberi e Uguali.

Nota Sinistra italiana

“Vincenzo, Vincenzo De Luca sfida Pietro Grasso sul tema della legalità. Non è Crozza a parlare, ma proprio lui, il Presidente della Regione, quello che pur non potendosi candidare, a causa della legge “Severino”, forza la norma in nome della legalità, la sua legalità, quella che si regge sul chi se ne fotte, e si candida.

Poco conta il giudizio della Consulta, poco contano tutti i processi in atto, poco contano le sentenze, la melma in cui si son svolte vicende che hanno visto anche il coinvolgimento di un pezzo di Magistratura, conta tutto poco, molto poco. Per Vincenzo la legalità é il suo pensiero che non può e non deve essere leso: é pur sempre il padrone del vapore!

Conta anche poco il fatto che il Governatore, per vincere, abbia imbarcato un’armata brancaleone che ha trasformato l’aula del Consiglio regionale in una sorta di “Maxi processo” permanente. Conta tutto poco: il popolo è sovrano ed ha sempre ragione anche quando porta al governo della terza regione d’Italia un personaggio che con il suo avanspettacolo tenta sempre più maldestramente di coprire il suo navigare nelle acque più torbide di questa terra. Non é questione di inchieste, quelle le fa la Magistratura, la cosa é più complessa e pericolosa.

L’inchiesta di Fanpage, con tutti i limiti che contiene e le cautele a cui questa particolare forma di giornalismo occorre prestare, dimostra, comunque, che la classe dirigente che Vincenzone ha inserito nei luoghi chiave, al primo lancio di noccioline si getta a capofitto come le scimmiette di uno zoo. Abbiamo deciso alle ultime elezioni regionali di non sostenere il centrosinistra messo su da De Luca, abbiamo perso e non siamo presenti in Consiglio.

Ma avevamo ragione e non sempre quando si perde si ha torto. Rifarei altre dieci, cento, mille volte quella scelta saggia e coraggiosa. Vincenzo le sceneggiate le sa fare e bene, è un mostro da palcoscenico, da carnefice prova a diventare vittima attaccando, sfidando, provocando con atteggiamento tipico del bullo di periferia, quelli che trovi nei bar persi, quelli che vivono di espedienti e cercano la rissa.

Non ci avrai mai perché non soffriamo di sindrome di Stoccolma e di questo il Governatore può esserne certo. Vincenzo parla di Pietro Grasso e mi lascia con un dubbio amletico; lo sfida a singolar tenzone o a fritture di pesce?”.

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