Cronaca

Poggioreale, sequestri di droga e telefonini in sala colloqui

La sala colloqui del carcere di Poggioreale รจ diventata terra di spaccio di droga e telefonini: importanti sequestri da parte del personale della Polizia Penitenziaria. A denunciarlo รจ il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

Carcere di Poggioreale, sequestro droga e telefonini in sala colloqui

โ€œDurante una perquisizione ad un detenuto in uscita dalla sala colloquiโ€, spiega il segretario generale Donato Capece, โ€œil personale di Polizia ha rinvenuto dei caricabatterie, sostanza stupefacente del tipo hashish e alcuni grammi di cocaina abilmente occultati in del nastro adesivo, A un altro detenuto รจ stata rinvenuta altra sostanza stupefacente in modica quantitร  mentre, ad un terzo ristretto, sempre allโ€™uscita delle sale colloqui, sono stati trovati e sequestrati due microtelefoni cellulari, anche questi avvolti in nastro adesivo. Tutto il materiale non รจ sfuggito allโ€™attento controllo del personale di Polizia penitenziaria di Poggioreale, che ha provveduto a sequestrare il tutto. A tutti loro, che garantiscono legalitร  assolvendo tutti i compiti istituzionali pur tra mille quotidiane difficoltร  in una secolare carente struttura penitenziaria ove i detenuti presenti superano le 2.000 unitร , vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento per lโ€™alto livello di professionalitร  e attenzioneโ€. Per il sindacato, โ€œormai il carcere di Poggioreale, per la quantitร  di traffici e relativi sequestri di droga, รจ divenuta una vera e propria piazza di spaccio di Napoli, gestita anche con l’esterno a mezzo dei tanti cellulari in possesso illecito all’interno della strutturaโ€.

Capece ricorda che โ€œdai dati in nostro possesso sappiamo che il 30% circa delle persone, italiane e straniere, detenute in Italia, ossia uno su quattro, ha problemi di droga. Per chiarezza va ricordato che le persone tossicodipendenti o alcoldipendenti all’interno delle carceri sono presenti per aver commesso vari tipi di reati e non per la condizione di tossicodipendenza. La loro presenza comporta da sempre notevoli problemi sia per la gestione di queste persone all’interno di un ambiente di per sรฉ cosi problematico, sia per la complessitร  che la cura di tale stato di malattia comporta. Non vi รจ dubbio che chi รจ affetto da tale condizione patologica debba e possa trovare opportune cure al di fuori del carcere e che esistano da tempo dispositivi di legge che permettono di poter realizzare tale intervento. Nel contempo, va stroncato con fermezza ogni tentativo illecito di introdurre e far circolare droga in carcere e va punito severamente chi se ne rende responsabile. Ma va anche evidenziata e valorizzata la professionalitร  e lโ€™attenzione del Personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Poggioreale a Napoli che ha stroncato tali pratiche illeciteโ€.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, รจ esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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