Cronaca

Torre Annunziata, maxi-sequestro alla Torrese

Sequestro per la Torrese. In data odierna, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro patrimoniale finalizzato alla confisca, per un importo complessivo di circa 225 mila euro, nei confronti dell’Associazione Sportiva “Torrese” (squadra di calcio di Torre del Greco militante nel campionato di Promozione 2018/2019) nonché a carico dei relativi rappresentanti legali e dell’effettivo “gestore di fatto” del predetto ente, tutti responsabili, a vario titolo e a partire dal 2016, di diverse condotte di frode fiscale.

Sequestro alla Torrese

In particolare, il provvedimento di sequestro in parola, emesso d’urgenza, si inquadra in un più ampio contesto investigativo che ha preso le mosse dalla constatazione dell’ingente volume d’affari generato dalla citata “Torrese”, apparentemente anomalo per una associazione sportiva dilettantistica del suo livello.

La successiva attività ispettiva eseguita dalla Guardia di Finanza ha consentito di ricostruire un chiaro ed univoco quadro indiziario dal quale emerge il ricorso alla fatturazione di costi – riportati in dichiarazione – totalmente inesistenti o del tutto privi di riscontro documentale, al fine di abbattere la base imponibile determinatasi per lo più in conseguenza di emissione di fatture per servizi di sponsorizzazione.

In specie, l’Associazione “Torrese” si è artatamente precostituita, detenendole ai fini di prova, fatture per operazioni inesistenti per oltre 160 mila euro, concernenti l’utilizzo di un campo di calcio per gli allenamenti, cene ed altri eventi conviviali di “squadra” nonché acquisti di altri prodotti e servizi in realtà mai avvenuti, riportando in dichiarazione, altresì, oltre 700 mila euro di elementi negativi di reddito privi di alcuna giustificazione.

Dal contesto fraudolento ricostruito, emerge soprattutto la figura del “gestore di fatto” della “Torrese”, Simone Onofrio Magliacano – già recentemente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere emessa nell’ambito di un procedimento instaurato da questa Procura per il reato di “associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale” – anche per l’aggravante di aver commesso i reati di frode tributaria nell’esercizio di attività di consulenza fiscale, essendo il commercialista di quasi tutte le società coinvolte nel sistema fraudolento architettato.

Il provvedimento

Con la misura cautelare patrimoniale in argomento, pertanto, si è provveduto a sottoporre a sequestro il profitto delittuoso dell’evasione fiscale perpetrata, che è rappresentato dalle imposte evase dalla medesima associazione sportiva in conseguenza dell’illecita riduzione della base imponibile (più nel dettaglio, oltre 35 mila euro di IVA evasa e quasi 190 mila euro di imposta sui redditi sottratta indebitamente a tassazione).

In tale ottica, sono stati individuati e sequestrati il denaro presente sui conti correnti degli indagati per un valore complessivo di circa 225 mila euro.

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