Cronaca

Show del Mago Forest a Sanremo, Arcigay: “Battuta sessista”

NAPOLI. Lo sketch del mago Forest in occasione della seconda serata del festival di Sanremo non è piaciuto ad Arcigay Napoli. Qui di seguito una nota del comitato con una dichiarazione di Daniela Lourdes Falanga, delegata alle politiche trans e Claudio Finelli, delegato alla cultura.

Mago Forest, la nota di Arcigay Napoli

L’umorismo sanremese, nel corso della seconda serata, è stato affidato al Mago Forest che, probabilmente a corto di brillantezza, ha deciso di dare prova di sessismo e maschilismo condito della consueta e drammatica transfobia. Il comico, salito sul palco del Teatro Ariston – evocando una sorta di roulette russa umana – ha esordito dicendo “Di solito noi prendiamo cinque trans e una donna vera, lo sfigato che perde si cucca la donna vera, perché non vieni anche tu Claudio?”. Questa battuta – e l’intero sketch esplicitamente sessista – ha provocato una giusta ondata di riprovazione sui social.

A tal proposito, Daniela Lourdes Falanga, delegata di Arcigay Napoli alle politiche trans e presidente di Arcigay Vesuvio Rainbow, ha dichiarato: “Essere donne o uomini non è un’ambizione né una peculiarità cromosomica, ma una caratteristica della mente che genera fantasie, speranze e rappresentazioni che lega all’uno o all’altro genere. Le donne sono donne quindi e non si distinguono, come ha ironizzato il Mago Forrest, in vere e false, ma si connaturano all’espressione dell’intelletto. Usare a sproposito, e in un contenitore televisivo quale quello di Sanremo, il dolore e il coraggio delle persone trans per generare comicità, è una negazione di quei principi racchiusi negli inalienabili diritti umani che preservano l’umanità da qualsiasi tipo di sopruso. Bisogna smetterla con questa irresponsabilità. Questo tipo di azioni sono vergognose e manifestano ignoranza”.

“Le persone lgbt – aggiunge Claudio Finelli delegato cultura di Arcigay – sono vittime di quotidiane discriminazionI, anche apparentemente ‘innocue’ che ne trasformano l’esistenza in una via crucis di piccole e grandi mortificazioni”

Proprio oggi, Arcigay Napoli ha raccolto la segnalazione di un tipico caso di discriminazione legata all’identità di genere. La vittima è una giovane associata gender-fluid che voleva acquistare una felpa nel reparto maschile dello store Alcott di Via Toledo a Napoli. Uno store che propone i suoi capi d’abbigliamento a un’utenza giovane e che, dunque, dovrebbe intercettare più facilmente le esigenze di giovani generazioni che si vogliono liberare delle gabbie di genere e degli stereotipi comportamentali.

La giovane è stata mortificata dalla commessa che le ha imposto di misurarsi la felpa nei camerini del reparto donna, nonostante fossero collocati a un altro piano.

Il siparietto televisivo del Mago Forest e quanto accaduto in un negozio del centro di Napoli sono collegati da un filo rosso che bisogna assolutamente recidere, un filo rosso che ci racconta di quanta omotransfobia e di quanti pregiudizi legati all’identità di genere sia ancora pregna la nostra società e di quante piccole e continue mortificazioni debbano subire le persone lgbt, sia nella rappresentazione mediatica che durante un semplice momento di svago, come quello dello shopping. (Nota Arcigay Napoli)

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Ndr: la redazione de L’Occhio di Napoli è ovviamente a disposizione per eventuali repliche.

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