Cronaca

Strage sfiorata ad Arzano: faida bis per la droga, obiettivo dei killer un cugino del boss

Sparatoria Arzano, killer volevano uccidere Salvatore Petrillo, ora ricoverato in rianimazione presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano

Emergono nuovi dettagli sulla sparatoria andata in scena ad Arzano nella serata di ieri, mercoledì 24 novembre, al Roxy Bar di via Solimene. Due sicari hanno sparato all’impazzata, con un obiettivo ben preciso. Avevano l’incarico di uccidere Salvatore Petrillo.

Sparatoria Arzano, l’obiettivo era Salvatore Petrillo

Come riportato da Il Mattino, i due hanno fallito la loro missione omicida, ferendo anche due innocenti clienti del bar, oltre che il loro obiettivo e i due scagnozzi del reggente. Due dei cinque feriti versano in gravissime condizioni.

Chi è Salvatore Petrillo

Ventinove anni, Salvatore Petrillo – sorvegliato speciale – si trova ricoverato in rianimazione presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano. I medici si sono riservati la prognosi, dichiarandolo in imminente pericolo di vita. Petrillo è cugino del boss Pasquale Cristiano, reggente del clan 167 di Arzano, colui che lo scorso luglio pur essendo agli arresti domiciliari festeggiò la prima comunione del figlio portandoselo a zonzo in una Ferrari, con i suoi affiliati a bloccare il traffico in tutte le strade della città

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