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San Paolo, il sindaco risponde a De Laurentiis: “Parole al limite della diffamazione”

NAPOLI. Il sindaco Luigi de Magistris ha risposto alle parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che, in conferenza stampa, aveva affermato: “I lavori (allo stadio San Paolo, ndr) devono iniziare il 21 maggio, non dopo i concerti! Fanno i populisti, poi non pensano al Napoli! Se iniziassi io a fare i lavori a maggio ci riuscirei a finire in tempo per l’inizio del campionato. Le ditte comunali invece sono delle gran pippe…”.

Stadio San Paolo, la risposta di de Magistris a De Laurentiis

Ecco la risposta di Lugii de Magistris alle parole del patron azzurro Aurelio De Laurentiis sullo stadio San Paolo:

“Spiace che ogni qual volta che De Laurentiis non sa cosa dire eserciti l’insulto verbale nei confronti nostri. Riteniamo che in questo momento la città di tutto abbia bisogno tranne che del rancore, della volontà di dividere e di non contribuire a portare a casa risultati storici per la città. Proprio in queste ore noi stiamo per portare a casa un risultato che la città non ha mai ottenuto, un forte finanziamento grazie alla regione, al comune, ai fondi per le universiadi, che consentirà di far ritornare il san paolo nello splendore che merita completamente ristrutturato con soldi e tempi certi e senza che questo crei difficoltà a tifosi e squadra.

Se però qualcuno con le sue condotte ha l’obiettivo di farci fallire, altri binari noi non ne abbiamo quindi in quel caso si perderà un finanziamento così importante e non si potrà fare più nulla.

Il presidente afferma anche altre cose dal chiaro contenuto diffamatorio delle quali ora non voglio parlare perché si tratta di materia esclusivamente giudiziaria. Vorrei solo sottolineare che i concerti in questa storia non c’entrano assolutamente nulla. C’è un unico concerto che unisce tutto il popolo, la città napoletana ed i tifosi che è quello del 7 giugno per Pino Daniele, che non incide sui lavori e sul quale non c’entra nulla mio fratello ma che riguarda solo Pino Daniele.

Noi continueremo la nostra azione perché amiamo la città, la squadra, lo stadio San Paolo e non vogliamo più vederlo così.

Il Comune di Napoli è l’unico comune d’Italia che sta trovando le risorse per ristrutturarlo, ci saremmo augurati non dico il plauso del presidente ma quantomeno che non si mettesse di traverso.

Ci auguriamo che sia solo un colpo di sole e che domani ascolteremo le sue scuse e in quel caso sarò il primo ad esserne felice e che si possa finalmente viaggiare tutti insieme per il bene della città”.

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