Economia

Studio chiuso per ferie ad agosto, fatture entro il 15 settembre

I contribuenti che possiedono una partita Iva e che decidono di chiudere il proprio studio professionale nel mese di agosto per partire per le ferie estive devono ricordarsi di emettere le fatture per i clienti anche per il periodo in questione tramite il Sistema di interscambio. Per farlo hanno tempo fino al 15 settembre 2019.

Si tratta di un ulteriore onere operativo collegato al nuovo corso della fattura elettronica.

In questo senso, e in ottica di supporto, Fatture in cloud ha realizzato una guida dettagliata inserita online sul proprio sito internet, in cui spiega passo dopo passo tutto l’iter da seguire per la fatturazione elettronica tra privati, che dal 1° gennaio 2019 è divenuta ormai obbligatoria anche per i rapporti B2B e per quelli che intercorrono tra un privato e la Pubblica Amministrazione.

Se durante il periodo di chiusura dell’ufficio i clienti effettuano dei pagamenti, il titolare della partita Iva deve premurarsi di emettere le relative fatture da parte dello studio professionale, sebbene sia chiuso per le ferie estive.

Per fare ciò si può procedere tranquillamente tramite via telematica, entro il 15 settembre, inviando prima del pagamento al cliente una fattura proforma o un avviso di parcella, con la descrizione dell’operazione effettuata, la data di compravendita e tutti i dati relativi alle parti contraenti.



Compilare e inviare la fattura elettronica può essere a volte un processo ostico, soprattutto per i contribuenti poco esperti, per cui esistono online dei software di fatturazione, come quello messo sul mercato proprio da Fatture in Cloud, che si occupano della gestione completa della fatturazione elettronica, dalla prima fase della compilazione della e-fattura fino al suo invio e all’archiviazione online, aiutando pertanto a pieno il contribuente con partita Iva durante tutti gli step dell’iter ed evitando di conseguenza di commettere errori o irregolarità.

Sia che si tratti di rapporto tra privati, sia che la fattura sia indirizzata invece alla Pubblica Amministrazione, il procedimento da seguire è lo stesso, l’unica differenza sta nel diverso metodo che il sistema di interscambio utilizza per inviare il documento fiscale al destinatario.

In caso di fattura indirizzata agli Uffici della Pubblica Amministrazione bisogna tenere presente il Codice Univoco Ufficio di 6 caratteri da inserire nella stessa al momento della compilazione online. Invece, per i rapporti che intercorrono tra privati i consumatori sono identificati dal mero Codice Fiscale. I destinatari del rapporto business to business ricevono a loro volta la fattura per via telematica tramite la posta elettronica certificata o per mezzo del Codice destinatario rilasciato in forma digitale dallo stesso sistema di interscambio.

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