Cronaca

Suicidio a Napoli, si toglie la vita a 27 anni: era braccato dai pusher

"Istigazione al suicidio", secondo le accuse degli inquirenti

Ancora una tragedia e un suicidio a Napoli, un ragazzo di 27 anni ha deciso di togliersi la vita lasciandosi cadere dal terzo piano un sabato di due settimane fa: dalle indagini svolte dalla Polizia di Stato è emerso che l’uomo era braccato dai pusher. “Istigazione al suicidio”, secondo le accuse degli inquirenti.

Suicidio a Napoli, l’uomo di 27 anni era braccato dai pusher

Decise di togliersi la vita lasciandosi cadere nel vuoto dal terzo piano un sabato di due settimane fa. In casa c’erano ancora la polizia che lo avevano riaccompagnato dai genitori, allarmati dalla sua scomparsa che durava da un giorno e mezzo.

Il decesso

È morto così, dopo 48 ore di agonia al Cardarelli, F.N., il 27enne imprenditore che con il fratello gestiva un noto ristorante al Vomero.

Vicenda delicatissima sui cui gli inquirenti continuano a cercare risposte ai tanti punti oscuri.

La tossicodipendenza

In realtà il ragazzo bello e solare, ben voluto da tutti, aveva iniziato ad entrare in un brutto giro durante il lockdown in un periodo di depressione dovuto anche alla chiusura del locale. Era finito per essere un tossicodipendente.

Hanno vissuto giorni terribili i famigliari e il fratello. Aveva provato a risalire dal buio, iniziando un percorso di recupero psicofisico e sembrava aver vinto la battaglia. Ma qualcosa era poi successo.

Il crollo

I pusher hanno iniziato a perseguitarlo, offrendogli sempre di più e di peggio: dalla cocaina all’MD, fino al crack e ad altre nuove e terribili sostanze chimiche

Il periodo di disintossicazione finisce presto. Braccato dai venditori di morte, il ragazzo ripiomba nella tossicodipendenza. Si arriva così agli ultimi giorni, quando F. esce di buon mattino per non far più ritorno a casa. La famiglia si rivolge alla Questura. E una Volante, solo nel pomeriggio del sabato, intercetta il giovane in via Tertulliano. È in un profondo stato di agitazione, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ma accetta di farsi riaccompagnare a casa.

Il lancio dal balcone

Quando tutto sembra essere tornato alla normalità ecco la tragedia, il 27enne si chiude in bagno: dopo pochi secondi si lancia nel vuoto mentre i poliziotti sono ancora nel salone con i genitori. Soccorso, viene trasportato d’urgenza al Cardarelli.

Il suo cuore però smette di battere nelle prime ore di martedì.

L’autopsia

L’autopsia pare abbia confermato la presenza nel corpo di un mix di sostanze tossiche letali, sabato scorso si sono celebrati i funerali nella Chiesa dei Pallottini, con una folla straripante e commossa.

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