Cronaca

Suicidio a Napoli, detenuto si toglie la vita a Poggioreale

Anche l'associazione Antigone si è occupata della vicenda

Shock a Napoli per il suicidio di un detenuto. Francesco, 30 anni, si è tolto la vita nel carcere di Poggioreale. L’atroce scoperta nella giornata di ieri, mercoledì 14 dicembre. Il giovane, padre di due gemelli di appena 7 mesi, è stato trovato morto impiccato nella sua cella come reso noto da Samuele Ciambriello, Garante dei Detenuti della Campania, il quale questa mattina si è recato nel carcere di Poggioreale, reparto Napoli, nella stanza dove Francesco si è tolto la vita.

Napoli, suicidio a Poggioreale: detenuto si impicca in cella

Anche l’associazione Antigone si è occupata della vicenda. Samuele Ciambriello ha sottolineato che si tratta del settimo suicidio in carcere in Campania del 2022, l’80esimo in Italia. “Negli ultimi dieci anni sono, in tutto, 584 le persone suicidatesi in carcere e ben 22 di questi episodi sono avvenuti nel carcere di Poggioreale, dove sono stati, in questo arco temporale, 267 i tentativi di suicidio, sventati dal personale della polizia penitenziaria”.

Sono scosso e attonito si continua a morire per le troppe speranze deluse, si muore di fragilità umana e di abbandono. I numeri sulle morti per suicidio negli istituti di pena sono allarmanti e devono indurre ad un’attenta riflessione. Si devono trovare soluzioni in fretta, altrimenti diveniamo complici di queste morti.

Chi vive in una condizione psicologica precaria deve poter contare sull’aiuto di figure specializzate e in maniera costante e continuativa, perché, a volte, anche solo parlare con una persona può aiutare a superare un disagio. Per questi detenuti più fragili si potrebbe anche ipotizzare di incrementare le telefonate con i familiari, sempre nell’ottica di dare loro un sostegno, che mira ad evitare che l’espiazione della pena si trasformi in disgrazia

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