Napoli, sventato traffico di telefoni e droga nel carcere di Secondigliano

Sventato traffico di telefoni e droga nel carcere di Secondigliano, a Napoli: si tratta dell’ennesima brillante operazione da parte del personale della Polizia Penitenziaria. A denunciarlo รจ il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria per voce del segretario generale Donato Capece.
Napoli, sventato traffico telefoni e droga in carcere
Ancora una brillante operazione da parte del personale penitenziario in servizio nel carcere di Secondigliano che ha sventato il traffico interno di telefoni e droga. A denunciarlo รจ il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria per voce del segretario generale Donato Capece: โA seguito di unโarticolata indagine portata avanti dai poliziotti penitenziari, condotta dal Comandante di Reparto, i poliziotti hanno sequestrato nel Reparto Ionio โAlta sicurezzaโ 50 grammi di hashish, 4 telefoni e 1 microcellulare. La sostanza molto probabilmente era destinata al traffico interno che sicuramente avrebbe permesso di ricavare i dovuti introiti ben piรน sostanziosi rispetto al mercato esterno. Plauso giunge dal SAPPE che elogia il personale di Polizia Penitenziaria che con grande professionalitร , nonostante la grave carenza e le difficili condizioni di lavoro, ha stroncato questa attivitร illecita allโinterno del penitenziario napoletanoโ.
โIl SAPPE torna a denunciare il mancato auspicato miglioramento delle condizioni di lavoro del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso gli istituti penitenziari della regione Campaniaโ, spiega Capece: โistituti nei quali, per la maggior parte, รจ ormai divenuto letteralmente impossibile lavorare e, per larga parte, sono accomunati dalle seguenti gravissime criticitร : una importante carenza di personale; il costante verificarsi di eventi critici, nella maggior parte dei casi aggressioni nei confronti di personale; l’introduzione di oggetti e materiali non consentiti (droga, telefonini; etc.); l’assenza, il piรน delle volte, di Comandante e Direttore titolari; l’assenza in Reparto di medici ed infermieri a sufficienza e, in caso della necessitร di sottoporre i ristretti a cure sanitarie, la discutibile assegnazione di detenuti a nosocomi che sono distanti parecchio distanti dalle carceri di assegnazioneโ.
Per questo il primo Sindacato della Polizia torna a sollecitare l’intervento dei vertici dellโAmministrazione Penitenziaria. โSaremo in piazza perchรฉ ormai il tempo delle interlocuzioni รจ finitoโ, denuncia Capece: โin questi ultimi anni ci siamo recati in ogni istituto campano, abbiamo pazientemente ascoltato il personale, abbiamo scritto e riscritto alle varie Autoritร competenti, ma ci rendiamo conto che chi di dovere non ha ancora intrapreso le iniziative che abbiamo richiesto e che ci aspettavamo. Il nostro รจ un atto dovuto alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria che in Campania, come in ogni altra parte dโItalia, buttano letteralmente il sangue nelle sezioni detentive e non sono minimamente considerati da parte di questa amministrazione matrignaโ.