Politica

I dettagli della “svolta” di De Luca nella sanità campana

NAPOLI. «In due anni e mezzo di attività il bilancio delle cose fatte nella sanità è positivo». Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, dinanzi a una affollata platea di direttori generali di Asl e di aziende ospedaliere della Campania, di primari ma anche di precari della sanità, riuniti oggi all’ospedale Cardarelli di Napoli, ha detto che ormai sono maturi i tempi per uscire dal commissariamento, deciso negli anni passati quando i conti non erano in ordine, e che tra i primi effetti avuti c’è stato quello del blocco del turnover del personale.

«È stato per una noi una grande umiliazione», ha detto il governatore della Campania. «Il piano ospedaliero è stato approvato, il piano per il personale è stato approvato», ha spiegato ancora De Luca ricordando che sono già stati stabilizzati 800 precari e «stiamo procedendo alle assunzioni, tramite i concorsi». Le parole del governatore della Regione Campania sono riferite da Il Mattino.

Le dichiarazioni di De Luca sulla sanità in Campania

Uno dei principali obiettivi per i prossimi mesi «è quello di potenziare la medicina territoriale per evitare che tutto si scarichi sulle strutture di pronto soccorso», ha continuato il presidente parlando con i giornalisti a margine dei lavori. Nelle strutture di pronto soccorso «arrivano pazienti con patologie di cui il 70 per cento può essere curato in qualunque ambulatorio. Ed è evidente che dovremo puntare a questo obiettivo». «Più ci avviciniamo ai cittadini – ha concluso De Luca – più limitiamo i fenomeni di mobilità esterna, più abbiamo personale, non dimentichiamo che abbiamo perso 13mila dipendenti, più organizziamo i servizi in maniera tale che non si è costretti ad andare fuori regione. Se, per esempio, per fare una visita oncologica devo aspettare del tempo è chiaro che vado altrove. Ecco perché dobbiamo ridurre drasticamente le liste di attesa e poi, come siamo già in grado di fare, offrire un servizio di assoluta eccellenza».

La Regione Campania può contare su «1,6 miliardi di euro per l’edilizia sanitaria. Con questi soldi rifacciamo tutti gli ospedali e alcuni saranno completamente nuovi: dal Ruggi d’Aragona al presidio unico della Costiera sorrentina, a Nola e a Giugliano. Abbiamo fatti passi in avanti giganteschi – ha detto ancora De Luca – per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza, ridotto i parti cesari e i tempi di attesa per le fratture al femore».

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