Cronaca

Barba, shampoo e capelli: l’iniziativa per i più bisognosi nel napoletano

CALVIZZANO. Barba, capelli, shampoo, taglio, messa in piega. E se si vuole, una manicure o una ‘aggiustatina’ alle sopracciglia. Domenica mattina, a partire dalle 9.30, nella chiesa di San Giacomo, a Calvizzano, in provincia di Napoli, ‘armati’ di forbici, pettini, spazzole e asciugacapelli, i parrucchieri dell’Associazione Salvi per un pelo, accoglieranno in un salone temporaneo chiunque abbia bisogno di un trattamento. Non solo senza fissa dimora, ma anche persone con difficoltà economiche.

Taglio di capelli gratis ai bisognosi

L’iniziativa, come spiega Pasquale Penza, presidente dell’Associazione, ha l’obiettivo “di donare un sorriso e un po’ di tempo a chi è meno fortunato”. “Non si è mai contenti di quel che si ha – racconta – tornavo da un viaggio a Ravenna e pensavo alla vita di tutti i giorni che mi aspettava. Poi la notizia del terremoto ad Amatrice mi fece pensare ai miei colleghi che a quella vita non potevano tornare e mi sono detto che gli altri vanno aiutati, con gesti concreti”. Così, da tre anni, ogni lunedì, giorno di chiusura dei saloni, l’associazione si dedica a chi ne ha bisogno. “Abbiamo poco tempo libero, ma lo doniamo con piacere a chi ne ha bisogno – sottolinea – Domenica saremo Calvizzano, siamo stati contattati dalla Caritas locale, tutti i lunedì ci spostiamo per aiutare le persone, al Binario della solidarietà, alla Mensa del Carmine maggiore, ai Ponti rossi e in altri posti dove ce n’è bisogno”. Penza ha creato una rete attorno all’associazione che oggi coinvolge 12 saloni. Una squadra di volontari che “per passione e beneficenza” si mette a disposizione. “Ci aspettiamo una settantina di persone – dice Penza – porteremo con noi lavabo portatili e tutto ciò che occorre”. Tra i desiderata di Penza, la realizzazione di corsi di formazione a basso costo per i ragazzi che non possono permettersi una scuola. “Ci piacerebbe poter aiutare chi non può pagare una scuola che ha un costo che si aggira attorno ai 3mila euro l’anno – conclude – Sarebbe bello riuscire a offrire questa opportunità”.

Fonte: Ansa

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