Cronaca

Testate autorevoli? Lo decideranno gli utenti. Rivoluzione facebook

NAPOLI. Sette giorni, due annunci. È il 2018 di Mark Zuckerberg. A una settimana esatta dal post con cui il padre di Facebook annunciava il cambiamento nel news feed (priorità ai contenuti di amici e parenti, meno visibilità per quelli pubblicati da media e brand) ecco un secondo pezzo del puzzle. Con una parola chiave: fiducia. Facebook darà priorità alle news considerate di qualità dagli utenti.

Il social network chiederà alle persone di indicare se si fidano delle fonti da cui ricevono informazione e in base a questi giudizi verrà deciso cosa mostrare e cosa invece lasciare indietro. “La mia speranza – ha scritto Zuckerberg – è che questi aggiornamenti possano aiutare a migliorare il tempo che si passa su Facebook”. Lo scrive il quotidiano Repubblica.

Contro le fake news

Una novità che entrerà in vigore fra una settimana. Un tentativo di intervenire sul dilagare delle fakenews affidandosi agli utenti, nella speranza che a dare i “voti” all’informazione non siano gli stessi che condividono bufale in abbondanza.

“Potremmo provare a prendere questa decisione da soli”, ha aggiunto Zuckerberg, “ma è qualcosa che non ci faceva sentire del tutto a nostro agio. Abbiamo preso in considerazione la possibilità di chiedere ad esperti esterni, ma sapevamo che probabilmente non avrebbero risolto il problema dell’obiettività. Oppure potevamo chiederlo a voi – la community – e quindi sarà il vostro feedback a determinare la classifica”.

Gli utenti-giudici potranno in qualche modo limitare gli effetti dell’aggiornamento annunciato la settimana scorsa. Premiando i brand considerati autorevoli, meritevoli di fiducia. “Ogni utente vedrà meno contenuti pubblici, tra cui notizie, video e post pubblicati dalle aziende- ha ribadito il fondatore di Facebook – Dopo questo cambiamento, prevediamo che le notizie rappresenteranno circa il 4% dei contenuti, rispetto a circa il 5% di oggi. Questo è un grande cambiamento, ma sappiamo che le notizie saranno sempre un modo fondamentale per far cominciare le discussioni tra le persone”.

Più news locali

Qualche dettaglio in più arriva da Adam Mosseri, Head of News Feed. “Le persone vogliono più notizie locali – ha scritto nel blog di Facebook https://newsroom.fb.com/news/2018/01/trusted-sources/amp/ faremo in modo di rendere più semplice per i nostri utenti accedere a queste notizie in una sezione dedicata”.

“C’è troppo sensazionalismo, troppa disinformazione. Per questo è importante che il nostro news feed promuova informazione di qualità”, ha scritto Zuckerberg. Con le priorità per il 2018 elencate in tre punti da Mosseri. “L’anno scorso abbiamo lavorato per ridurre fake news e clickbait”, ha scritto, “quest’anno sarà data priorità a notizie da testate che la comunità considera affidabili, a notizie che le persone considerano fonte di informazioni, a notizie locali”.

Facebook, in sintesi, considererà la fiducia dei lettori tra i principali criteri per premiare la visibilità delle pagine delle testate giornalistiche. E aggiungerà questo criterio a quello del “coinvolgimento”. Due elementi per contrastare una fruizione di contenuti definita “spesso passiva” da Zuckerberg. Utenti che lasciano scorrere articoli e video senza commentare, senza esprimere gradimento con un like, senza condividere.

Azioni, tutte, che da sempre hanno invece caratterizzato la vita all’interno del social. I dati diranno fra qualche settimana quali saranno le conseguenze per i media, in termini di traffico soprattutto. I pezzi del puzzle concessi da Zuckerberg per studiare i cambiamenti portano a una possibile considerazione: i media che su Facebook hanno lavorato per costruire una comunità attiva non saranno penalizzati. In attesa, ovviamente, del prossimo aggiornamento.

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