Economia

Trasporto pubblico locale, Usb contro la liberalizzazione

NAPOLI. L’Unione Sindacale di Base non condivide la scelta della Regione Campania, Comune di Napoli e Città Metropolitana di aprire la porta ai privati, mettendo a gara il trasporto pubblico locale. Vogliamo sensibilizzare tutti i cittadini, che si servono dei mezzi pubblici, a prendere coscienza di quanto sta accadendo, invitandoli ad unirsi alle proteste e alle iniziative a difesa della cosa pubblica e a favore della democrazia.

In quasi tutti gli autobus della CTP sono stati affissi centinaia di manifestini che informano i cittadini/utenti sulla scelta della città metropolitana, guidata da Luigi De Magistris, di liberalizzare (cioè, di fatto, di privatizzare) tramite un bando di gara l’appalto del servizio.

Trasporto pubblico locale, Usb: “No ai privati”

“Una scelta che, tutto sommato, ha il sapore di una resa – afferma Peppe Ferruzzi del coordinamento Provinciale USB Lavoro Privato – in controtendenza rispetto a quella che era la proposta politica di Luigi De Magistris di mantenere in house la partecipata e di creare l’azienda unica metropolitana, attraverso la fusione per incorporazione di ANM. Chi pensa che attraverso la privatizzazione del servizio pubblico si possa garantire una vita migliore ai cittadini si sbaglia di grosso”.

“Quando un privato gestisce un servizio pubblico – dichiara Adolfo Vallini del consiglio nazionale USB – lo fa esclusivamente per ricavarne un profitto e non certo per fare beneficenza. A pagarne le spese saranno i cittadini e le fasce deboli, attraverso l’aumento delle tariffe e il taglio dei servizi. Si è visto inoltre – conclude Vallini – che la privatizzazione / liberalizzazione porta con sé licenziamenti, l’abbassamento dei salari e dei diritti dei lavoratori del trasporto pubblico”.

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