Cronaca

Maxitruffa sull’Ecobonus, sequestrati 110 milioni di euro | I NOMI

Truffa Ecobonus a Chiaia, interviene la Guardia di Finanza | L'inchiesta si basa sull'accusa di associazione per delinquere per truffa

La Guardia di Finanza ferma la truffa dell’Ecobonus a Chiaia. Tutto è partito dalle denunce di una decina di cittadini, per lo più veneti, che hanno dato il via a uno dei filoni d’inchiesta sull’ecobonus, il finanziamento dello Stato (al 110 per cento) per efficientamento energetico e cappotto termico previsto dal 2020, come manovra economica per risollevare l’economia negli anni segnati dalla crisi finanziaria imposta dal Covid.

Truffa Ecobonus a Chiaia, blitz della Guardia di Finanza

Come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, le Fiamme Gialle erano intervenute già qualche mese. Nei giorni scorsi, invece, i sigilli. Sono stati sequestrati conti correnti a carico di manager e liberi professionisti, tutti legati a un consorzio e ritenuti responsabili – a vario titolo – di una truffa da 110milioni di euro. Tra pochi giorni, il gip Ceppaluni prenderà in esame la richiesta della Procura, al termine della prima fase investigativa.

Accuse e nomi

L’inchiesta si basa sull’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. In particolar modo, tra il 2020 e il 2021, un gruppo di professionisti avrebbe acquisito crediti di imposta poi venduti alle banche, per attività ritenute sospette se non addirittura fantasma. Si parte da una nota dell’Agenzia delle entrate, in un fascicolo che si arricchisce delle denunce di privati contribuenti, che hanno spiegato ai finanzieri la propria sorpresa nel vedersi intestate fatturazioni (per decine di migliaia di euro) per attività di restauro di cui non erano al corrente.

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