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Tucumàn incontra Sorrento: gemellaggio con la capitale argentina dei limoni

SORRENTO. Una delegazione della regione argentina di Tucumàn è stata ricevuta, oggi, al Palazzo Municipale di Sorrento dal sindaco, Giuseppe Cuomo. A guidare la missione, Juan Luis Manzur, governatore di Tucumàn, accompagnato dal segretario per le Relazioni Internazionali, Jorge Neme, dalla parlamentare Sara Alejandra Hassan e dal sindaco del dipartimento di Tafí Viejo, Javier Noguera.

Incontro delegazione Argentina a Sorrento

L’incontro è stato promosso dall’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, alla presenza dal ministro plenipotenziario, Marcelo Fabian Gilardoni e dalla Coldiretti Campania, rappresentata dal direttore, Salvatore Loffreda.

Nel folto gruppo di ospiti argentini, anche numerosi imprenditori che hanno visitato alcune realtà agricole, soprattutto legate alla produzione di limoni. La provincia di Tucumán è infatti la principale esportatrice a livello mondiale di “oro giallo”, oltre ad essere una importante destinazione turistica. Situata nel nordovest dell’Argentina è la più piccola regione per estensione territoriale ma, con quasi il doppio dei chilometri quadrati della Campania, ha un terzo della popolazione, con circa 1,8 milioni di abitanti. È un territorio molto fertile, soprannominato “El Jardín de la República”, caratterizzato da un’agricoltura fiorente.

Il governatore Manzur ha espresso al sindaco Cuomo la volontà di allacciare relazioni tra le due realtà, anche attraverso un gemellaggio con la città di Tafí Viejo. Il rappresentante argentino ha poi sottolineato i forti legami tra il suo paese e l’Italia, grazie alla forte presenza di comunità italiane che hanno dato il loro contributo alla crescita del Paese.

Totale disponibilità ad una collaborazione, sia in termini di scambi culturali che di accordi commerciali, quella dichiarata dal sindaco Cuomo, che ha evidenziato i già ottimi rapporti rafforzati dal gemellaggio che legano Sorrento alla città di Mar del Plata, situata nella provincia di Buenos Aires.

Per il direttore Loffreda, la visita prende spunto dal profondo legame con l’Argentina, dove gli italiani hanno saputo portare un grande contributo di creatività e apre nuovi scenari di sviluppo reciproco, sia per il comparto agricolo sia per il turismo.

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