È stata disposta la perizia psichiatrica per la donna accusata di aver ucciso e portato in mare il figlio a Torre del Greco. La 41enne Adalgisa Gamba deve rispondere dell’accusa di omicidio premeditato e pluriaggravato del figlio Francesco, di appena due anni e mezzo.
Torre del Greco, uccide il figlio e lo porta in mare: scatta la perizia psichiatrica
La sera del 2 gennaio 2022 la donna e il piccolo furono trovati nei pressi di un lido balneare di Torre del Greco. La Corte d’Assise di Napoli, su richiesta della difesa dell’imputata, ha disposto una perizia psichiatrica per stabilire la capacità di intendere e di volere della 41enne di Torre del Greco. L’incarico verrà assunto nei prossimo giorni dal dottor Alfonso Tramontano come riportato dal quotidiano Il Mattino.
Le frasi shock: “Lo schiattiamo”
Nell’aula 115 del tribunale di Napoli c’è stato il primo faccia a faccia tra Adalgisa e il marito, che da quella sera non ha più parlato con la donna. L’uomo si è costituito parte civile, al pari della nonna paterna del piccolo Francesco. Lei era nella cella di sicurezza dell’aula. Nessun tentennamento, anche quando il tenente Marco Massimino dei carabinieri di Torre del Greco ha elencato alcuni messaggi mandati dalla donna al marito nei giorni che hanno preceduto il terribile delitto e le frasi cercate con insistenza e senza sosta su Google per tutta la notte e fino alle 16.30 di quel 2 gennaio. Guardando una foto, lei avrebbe risposto “quanto è brutto” riferendosi al figlio.
E ancora: “Cicci non vuole dormire. Secondo me vuole il ciuccio, o vogliamo farlo schiattare così si toglie il vizio?”. La sera prima: “La situazione è terribile. C’è qualcosa che non va”.
La premeditazione
L’accusa sostiene che ci sia stata premeditazione da parte della donna. Premeditazione che si configura nelle nelle ricerche fatte dalla donna su Google nelle ore immediatamente precedenti ai fatti.
