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Vaccini obbligatori, le procedure e il funzionamento in Campania

NAPOLI. Martedì 31 ottobre è l’ultimo giorno per presentare tutta la documentazione attestante i vaccini obbligatori fatti dai bambini che frequentano scuole elementari, medie e liceo (al biennio). Ecco come funziona in Campania e quali sono le differenze procedurali con le altre regioni.

 

Vaccini obbligatori in Campania

 

I vaccini diventati obbligatori a partire dall’anno scolastico 2017-2018 prevedono procedure e prassi che, in alcuni casi, si distinguono di regione in regione. In Campania i dirigenti scolastici sono chiamati a compilare un documento excel contenente i dati degli studenti e inviarlo all’Asl. Quest’ultima dovrà poi verificare se i bambini iscritti ai vari istituti scolastici sono vaccinati o meno.

In caso di risposta positiva, l’Asl rilascerà un bollino verde che indica la situazione regolare dei bambini che hanno fatto tutte le vaccinazioni obbligatorie. Spetta sempre all’Asl contattare le famiglie degli studenti che invece non risultano in regola al fine di indurle a provvedere.

 

I vaccini obbligatori, come funziona

 

Dal 2017-2018 ben dieci vaccinazioni sono diventate obbligatorie per accedere a nido, asilo, elementari, medie e biennio del liceo. L’obbligo vale sia per le scuole pubbliche che per le private non paritarie e comprende anche i richiami delle dosi iniziali.

I vaccini obbligatori, in ogni regione, sono divisi in:

  • esavalenti: antipolio, tetano, difterite, epatite B, pertosse, Emofilo;
  • tetravalenti: parotite, rosolia, morbillo, varicella.

 

La situazione in Campania

 

Secondo i dati raccolti dall’anagrafe regionale dei vaccini (ancora in fase di completamento), i bambini vaccinati a Napoli con l’esavalente sono l’85% del totale. In Campania ci sono inoltre 90.000 studenti. Le percentuali di vaccinati nel capoluogo variano di zona in zona: l’Asl Napoli 1 riporta l’85% di vaccini eseguite, mentre zone come Scampia, Secondigliano, Miano e Rione Sanità sono un po’ più indietro. L’Asl Napoli 3 sud è invece al 95%.

Le percentuali più alte di vaccini a livello regionale riguardano invece le province di Avellino (99%) e Salerno (97%). Seguono a ruota Benevento e Caserta, entrambe al 96%.

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