Cronaca

La variante Delta accelera, a Napoli contagiato un 28enne vaccinato

Tra i casi registrati a Napoli della variate Delta c'è anche un ragazzo di 28 anni vaccinato. Che cosa sappiamo finora

Tra i casi registrati a Napoli della variate Delta c’è anche un ragazzo di 28 anni vaccinato. Si tratterebbe di un giovane che ha ricevuto il “mix”: prima dose AstraZeneca e seconda dose Pfizer.

Napoli, 28enne vaccinato positivo alla variante Delta del Covid

C’è da chiarire che il contagio è emerso dopo pochi giorni dall’inoculazione, quindi il ragazzo non era totalmente immunizzato. Avrebbe accusato inizialmente problemi respiratori. Tuttavia, le sue condizioni sono in costante ripresa. Gli altri casi della nuova mutazione del Coronavirus a Napoli, tra quelli annunciati dall’Asl Napoli 1 Centro, riguarderebbero, però, quasi tutte persone (in isolamento domiciliare) non vaccinate, per un’età compresa tra gli 11 e i 57 anni. Come fa sapere anche l’Asl, i casi segnalati sono identificati nelle zone di Chiaia (2 casi), Montecalvario (3 casi), Pianura (3 casi), San Ferdinando (1 caso) e Soccavo (2 casi) con due cluster familiari già accertati

Cos’è la variante Delta del Covid? Sintomi e come riconoscerla

La variante Delta, individuata per la prima volta in India, è conosciuta anche come variante VUI-21APR-01 o B.1.617 e presenta una serie di mutazioni tra cui la E484Q, L452R e P681R la cui presenza contemporanea desta molte preoccupazioni tra gli esperti. Il timore maggiore è che questo ceppo possa essere più contagioso e che presenti dei maggiori rischi di reinfezione.

Al momento tuttavia, precisa il ministero della Salute, non sembrano esserci delle evidenze che questa variante causi una malattia più grave o che i vaccini siano meno efficaci, in ogni caso sono in corso degli studi che hanno come obiettivo quello di capire in modo più preciso quale sia l’impatto delle mutazioni sul comportamento del virus, in modo da poter attuare degli interventi appropriati.

Lo studio

Un recente studio del Francis Crick Institute di Londra e pubblicato sulla rivista Lancet ha messo in evidenza come in seguito all’infezione dalla variante Delta sia stata rilevata una quantità di anticorpi neutralizzanti inferiore rispetto a quelli contro la forma originale del virus di SarsCov2. Inoltre gli studi attualmente pubblicati riferiscono anche una maggiore contagiosità, compresa tra il 40 e il 60%, rispetto alla variante inglese, conosciuta anche come variante Alpha. La variante Delta infine sembra comportare anche un rischio di ospedalizzazione maggiore (2,6 volte di più).

I sintomi della variante Delta

Per quanto riguarda i sintomi non sembrano esserci delle differenze significative rispetto alle altre varianti di Covid. Le persone affette dalla variante Delta quindi possono essere completamente asintomatiche o sviluppare i classici sintomi della malattia, quali febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare oltre che alla perdita dell’olfatto e all’alterazione del gusto.

Un gruppo di medici indiani ha recentemente riferito di aver notato la comparsa di sintomi anomali in pazienti affetti da questa mutazione, mai riscontrati negli altri. Si tratta di danni all’udito, gravi disturbi gastrici e coaguli di sangue che portano alla cancrena. Al momento però non è ancora stata confermata l’associazione tra questi sintomi e il nuovo ceppo.


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