Cronaca

Verdure avvelenate, confermata l’origine vegetale: tracce di stramonio negli spinaci

Potrebbe essere lo stramonio, una pianta tossica simile alla mandragora, ad aver contaminato il lotto di spinaci proveniente dall'Abruzzo e arrivato nei mercati di Aversa e Volla

È stato confermato dalle prime indagini sul lotto delle verdure avvelenate che negli spinaci sfusi erano presenti tracce di stramonio. Lo stramonio è una pianta tossica simile alla mandragora. Sarebbe questo ad aver contaminato il lotto proveniente dall’Abruzzo e arrivato nei mercati di Aversa e Volla.

Verdure avvelenate, tracce di stramonio negli spinaci

Gli spinaci sfusi provenienti dal lotto dell’Abruzzo transitato nei mercati ortofrutticoli di Aversa e Volla ha intossicato 10 persone. Secondo gli esperti che hanno diretto indagini sulle piante sequestrate, erano presenti tracce di una pianta tossica.

Lo stramonio, infatti, è un’altra pianta simile alla mandragora e allo spinacio e ugualmente tossica che potrebbe essere la causa delle intossicazioni registrate nei giorni scorsi. Il primo intossicato aveva riferito ai medici che lo curavano di aver mangiato gli spinaci in una frittata e mostrato sintomi simili a quelli dell’ingestione di mandragora.

Le analisi sulle piante sequestrate

“Dalle analisi compiute è emerso che sicuramente l’avvelenamento è stato di origine vegetale”, spiega il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Gennaro Limone: “Si è trattato di una partita di spinaci contaminati provenienti da Avezzano, probabilmente da una coltura a campo aperto. Di fronte al verificarsi di questo allarme, c’è stata un’importante reazione di filiera istituzionale per isolare la partita, ricostruire la sua catena distributiva e prevenire ulteriori casi”, aggiunge.

Intanto è stato richiamato per sospetta contaminazione da Mandragora un lotto di spinaci ‘Il Gigante’ da 500 grammi, prodotto dall’azienda Spinerb di Colleoni Andrea e C snc. Chi ha acquistato un pacchetto del lotto di produzione 273 deve evitare il consumo e riconsegnarlo in negozio.

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