Economia

Vertenza Anm, polemico il sindacato Usb

NAPOLI. Vertenza trasporti Anm, qui di seguito una nota del sindacato Usb.

La nota dell’Unione sindacale di base

La decisione assunta “unilateralmente” da ANM sulla vendita diretta dei titoli di viaggio aziendali sull’intera rete del ferro e della gomma, da parte del personale di stazione e personale di esercizio gomma, è in linea con l’articolo 36 del nuovo contratto nazionale autoferrotranvieri, sottoscritto nel 2015 dai sindacati confederali e approvato dai lavoratori con un referendum nazionale.

Nel citato articolo 36 si parla espressamente del «controllo a vista» e della «vendita dei titoli di viaggio» come mansioni tipiche della qualifica, tra le iniziative necessarie ad attuare l’indispensabile contrasto sul tema dell’evasione tariffaria. Lo stesso contratto prevede che, in assenza di accordi aziendali, venga riconosciuto come incentivo agli autisti il 50 per cento della maggiorazione applicata alla vendita a bordo dei biglietti.

L’Azienda Napoletana Mobilità sulla base del contratto nazionale di lavoro e con il via libera al protocollo d’intesa del 20 ottobre, da parte di tutte le organizzazioni sindacali, ad eccezione di USB, a far data dal 20 dicembre ha comunicato alle OO. SS. che aumenterà i carichi di lavoro del personale, già fortemente stressato, senza aver effettuato una adeguata valutazione dei rischi e senza aver presentato ai rappresentati dei lavoratori per la sicurezza un concreto studio di fattibilità e analisi sulle reali condizioni operative di lavoro, implementato con la nuova attività, a tutela della salute psicofisica dei dipendenti.

“Il controllo a vista e la vendita a bordo da parte dei conducenti diventerebbe un ulteriore elemento di stress – dichiara Adolfo Vallini dell’Esecutivo Provinciale USB Lavoro Privato – i quotidiani disservizi sulle linee e le estenuanti attese da parte degli utenti alle fermate costringono gli autisti a dover placare elementi irrispettosi, violenti o pericolosi. Frequenti i casi in cui il personale di guida, la controlleria o il personale di stazione restano vittime di aggressioni fisiche e/o verbali. Un continuo sentirsi sotto minaccia – continua Vallini – che aggiunto al traffico, al caos della circolazione, ai turni di lavoro pesanti, ai rumori, allo smog, al rischio di provocare o essere coinvolti in incidenti fanno sì che il lavoro di conducente venga individuato come quello più stressante al mondo. Logorante è il sentirsi sempre sotto minaccia – conclude Vallini”.

Purtroppo, seppur doloroso ammetterlo, in azienda chi dovrebbe occuparsi del rispetto delle normative di legge, a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, spesso latita o dimentica che esistono delle procedure di consultazione da rispettare e che molte vetture in servizio, tra l’altro, sono senza protezione e senza vetri di contenimento.

In tutto questo marasma in cui si trova l’ANM è assolutamente deprimente il tentativo di fare cassa, senza neanche capire la reale portata in termini economici, aumentando i carichi di lavoro ad alcune categoria, negandogli il diritto di poter avere a disposizione acqua potabile sui luoghi di lavoro, senza aver prima attuato una seria lotta agli sprechi, alle sacche di parassitismo, ai privilegi, ai superminimi e a quel “sistema di potere” da tutti conosciuto, Sindaco di Napoli compreso, ma mai debellato.

Come USB continueremo a chiedere garanzie per la tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, respingendo qualsiasi accordo che monetizzi il pericolo senza aver attuato adeguate misure di contenimento dei rischi.
Allo stesso tempo lavoreremo affinché possa avvenire un vero salvataggio di ANM, con risorse certe e attraverso un concreto piano industriale. La lotta all’evasione e all’elusione dei titoli di viaggio è una battaglia di civiltà prima ancora che di sopravvivenza, sapremo come sempre fare la nostra parte, ma soprattutto dalla parte giusta, quella dei lavoratori.

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