Cronaca

Il killer che ferì Noemi celebrato su TikTok: “Quel video va cancellato”

Un video per celebrare Armando Del Re su TikTok: la denuncia di Borrelli. "Esiste un limite a tutto?" si chiede il consigliere Borrelli

Polemica sui social dove circola un video in cui viene celebrato Armando Del Re, ora in carcere, il quale nel maggio del 2019 sparò e ferì la piccola Noemi e di sua nonna durante un raid armato in piazza Nazionale. Una selezione di immagini, con tanto di musica neomelodica di cui ha parlato il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Su TikTok un video per celebrare Armando Del Re: il caso

“Esiste un limite a tutto?” si chiede il consigliere Borrelli. All’Osservatorio TikTok continuano ad arrivare segnalazioni su Armando Del Re, che rischiò di uccidere la piccola Noemi durante un agguato a Piazza Nazionale. “Ricordiamo – dichiara – che inizialmente il pm aveva chiesto 20 anni per entrambi i fratelli Del Re protagonisti di quell’infame sparatorie. Le condanne sono state già ridotte a 16 e 14 anni. A questo punto temiamo ulteriori sconti di pena in Cassazione”.



L’accusa

Borrelli va dritto al punto fondamentale: “Forse è il caso di ricordare che questi due criminali non hanno mai mostrato nemmeno un minimo di rimorso per ciò che hanno fatto, se non davanti ai giudici dopo anni solo a nostro avviso nel tentativo di ottenere sconti di pena. I due, infatti, durante la fase di lockdown usavano i cellulari distribuiti dal Dap per realizzare video da condividere su Tik Tok, così loro si divertivano nonostante il dolore che aveva causato ad altri. Mentre la piccola Noemi avrà danni permanenti e dovrà costantemente essere monitorata ed essere sottoposta a vari interventi chirurgici. Ancora recentemente vengono proposti dai familiari video celebrativi di in particolare di Armando Del Re proposto come una sorta di mito che sta in carcere. Uno sconcio inaccettabile per le vittime di quella terribile giornata e per ogni cittadino perbene”.

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