Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, i dati e la storia

NAPOLI. #Sbloccailcoraggio. Le iniziative promosse quest’anno in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne partono dall’hashtag, lanciato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.

La data, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 novembre 1999 non è casuale. Fu proprio in quel giorno, infatti, nel 1960, che le tre sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa, conosciute come “mariposas”, furono catturate, torturate e uccise dalle forze di polizia al servizio di Rafael Leònidas Trujillo, il dittatore che per oltre 30 anni governò la Repubblica Dominicana.

Oggi, a distanza di 57 anni, la stessa violenza si ripropone ogni giorno, in forme, tipologie e nomi diversi, dagli insulti alle minacce, dalle violenze tra le mura domestiche allo stalking e al mobbing sul posto di lavoro, fino ad arrivare alla forma più estrema del femminicidio.

 

In Italia

Secondo i dati Istat, in Italia sono 6 milioni e 788mila le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno affermato di aver subito violenza fisica o sessuale. Nel 41 per cento dei casi gli autori sono compagni o ex.

Una donna su dieci ha dichiarato di aver subito violenza prima dei 16 anni e più di una donna su tre ha riportato lividi e ferite. Di queste, circa il 20 per cento è stata ricoverata in ospedale a seguito delle ferite e il 5 per cento ha riportato danni permanenti.

 

Sui luoghi di lavoro

L’Istat ha stimato ancora che, nel 2016, il 9 per cento della forza lavoro femminile abbia subito molestie o ricatti sul posto di lavoro. Sono invece 1 milione…



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