Cronaca

Virus sinciziale, 40 neonati ricoverati al Santobono: 4 sono in Intensiva

Il virus sinciziale arriva in Campania: 40 bambini al Santobono di Napoli di cui 4 ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva

Anche in Campania arriva il virus sinciziale, patologia contratta dalla piccola Vittoria, la secondogenita di Chiara Ferragni e Fedez, ancora in ospedale per aver contratto il virus Rsv. Si tratta di un virus che ha come sintomi, bronchioliti e polmoniti, ha portato l’Italia intera alla scoperta di una malattia virale che invece esiste da tempo e che colpisce i neonati dai 18 mesi in giù. Un’epidemia che rispetto ai tempi canonici di diffusione (dicembre-gennaio) quest’anno si è anticipata.


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Il virus sinciziale arriva in Campania: primi casi al Santobono di Napoli

Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, nell’ospedale pediatrico napoletano, il Santobono, sono ricoverati una quarantina di bambini: hanno problemi respiratori, almeno quattro sono in terapia intensiva, due addirittura intubati. Il dottore Vincenzo Tipo, primario del reparto del Santobono ribadisce che la situazione attuale è anomala: “Eravamo abituati a registrare la maggior parte degli accessi tra dicembre e gennaio, evidentemente il lockdown o comunque il regime di distanziamento che abbiamo osservato per tanto tempo a causa del Covid oggi consentono ai virus di riappropriarsi più facilmente di tutti noi.

Una malattia che si diffuse negli anni 70 e che veniva definita “il male oscuro”, proprio perché era sconosciuta. Oggi sappiamo come fronteggiarla ma serve attenzione perchè non degeneri. Dall’altra parte del mondo, in Australia, dove ad esempio l’inverno rigido è già passato i numeri di questa patologia sono stati molto alti. Speriamo che qui non si incrementi l’emergenza”.

Che cos’è il virus respiratorio che ha colpito Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni

In gergo viene chiamato appunto RSV ed è un virus respiratorio molto comune che infetta la maggior parte dei bambini in genere neonati, dai primi mesi di vita ai due anni. È un’infezione altamente contagiosa che si passa come un raffreddore tramite goccioline disperse nell’aria e che con l’influenza condivide i sintomi più comuni come febbre, difficoltà a respirare, perdita di appetito. In genere dura tra i due e gli otto giorni, ma in alcuni casi i sintomi possono continuare a manifestarsi per qualche settimane.

Ospedali italiani pieni: scatta l’allarme

E’ allarme per l’epidemia di virus respiratorio sinciziale che sta colpendo in tutta Italia bambini piccolissimi, con reparti pediatrici e terapie intensive degli ospedali strapieni di neonati e bebè con bronchioliti e polmoniti causate dal virus. A Padova sono 16 i piccoli ricoverati, di cui 4 intubati in rianimazione, “al Policlinico Umberto I di Roma 10 i ricoverati, di cui 2, di appena un mese di vita, in terapia intensiva, ma anche nelle altre regioni la situazione è analoga.

Un’epidemia arrivata con 2 mesi di anticipo“, riferisce Fabio Midulla, presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri), professore ordinario di Pediatria all’università Sapienza e responsabile del Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma, sentito dall’Adnkronos Salute.

Quali sono i sintomi del virus respiratorio nei neonati?

L’infezione da Vrs inizia come un semplice raffreddore, perciò tipicamente i neonati hanno per 1-3 giorni i sintomi di un’infezione delle alte vie respiratorie: starnuti, tosse, mal di gola, febbre. Dal terzo al quinto giorno possono cominciare a manifestare un distress respiratorio, quindi aumento della frequenza respiratoria , movimento di allargamento delle narici, rientramenti cutanei a livello del torace durante gli atti respiratori.

Spesso hanno bisogno dell’ossigeno. Nei prematuri il primo sintomo può essere l’apnea e poi arrivano i sintomi tipici di una malattia respiratoria. Con il respiro difficoltoso in alcuni casi bisogna somministrare l’ossigeno o addirittura alla ventilazione non invasiva.


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Virus respiratorio neonati, che cos’è e quali sono i sintomi?

In gergo viene chiamato RSV ed è un virus respiratorio molto comune che infetta la maggior parte dei bambini in genere neonati, dai primi mesi di vita ai due anni. È un’infezione altamente contagiosa che si passa come un raffreddore tramite goccioline disperse nell’aria e che con l’influenza condivide i sintomi più comuni come febbre, difficoltà a respirare, perdita di appetito. In genere dura tra i due e gli otto giorni, ma in alcuni casi i sintomi possono continuare a manifestarsi per qualche settimane.

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