Cronaca

Pretendono l’esenzione e aggrediscono il medico: shock a Volla

Volla, medico aggredito: pazienti pretendevano esenzione non prevista e hanno aggredito il dottor Giuseppe Iaquinta

Volla un medico è stato aggredito da due pazienti. Vittima dell’aggressione è Giuseppe Iaquinta medico di medicina generale, aggredito da due pazienti mentre si trovava nel suo ambulatorio. I pazienti lo avrebbero aggredito perché pretendevano un’esenzione che non era prevista per quelle patologie. L’aggressione è stata prima verbale e poi fisica. Sul posto sono intervenuti i carabinieri come raccontato da Luigi De Lucia, segretario regionale Campania del Sindacato medici italiani.

Volla, medico aggredito per esenzione non prevista

De Lucia ha solidarizzato con il medico aggredito, denunciando l’accaduto. “Non possiamo stare più in silenzio sul ripetersi di episodi di violenza contro i medici di famiglia, che nella pandemia sono stati esposti a grandi rischi, pagando in molti casi con la vita il loro impegno professionale sul campo. Questa ennesima aggressione conferma una tendenza che da tempo descrive i medici di famiglia come nullafacenti, che non hanno voglia di lavorare, arrivando finanche a dipingerli come coloro che non risponderebbero alle telefonate dei loro pazienti. Niente di tutto questo è vero. La campagna di denigrazione contro i medici, invece, contribuisce ad alimentare reazioni rabbiose dei pazienti come quelle avvenute a Volla”.

La denuncia

“Bisogna, per queste ragioni, ricostruire su basi nuove il rapporto fiduciario tra medico e paziente, che deve essere basato sul rispetto e sulla solidarietà; allo stesso tempo, però, abbiamo il dovere di denunciare pubblicamente queste aggressioni per tutelare e difendere tutti i medici” sottolinea il medico. “Occorre – conclude – un impegno delle istituzioni di prossimità (Regione e Comuni) per permettere che la professione medica venga esercitata, così com’è avvenuto negli ultimi 50 anni, con amore e con passione verso i pazienti. Ci sembra, ormai, chiaro che non bastono solo le leggi a tutelare dalle violenze i medici e gli esercenti delle professioni sanitarie, ma occorrono misure aggiuntive di tutela e di protezione per tutti i medici e per tutti i sanitari”.


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