Cronaca

Vongole pescate nell’inquinato fiume Sarno: erano destinate alla vendita, scatta il sequestro

Vongole potenzialmente pericolose sequestrate presso la foce del fiume Sarno. A partire dalle prime luci dell’alba di ieri, mercoledì 17 giugno, è iniziata una vasta operazione -via terra e via mare- sul territorio di giurisdizione da parte del nucleo di Polizia Giudiziaria composto da uomini e donne della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Castellamare di Stabia che ha passato al setaccio diverse attività commerciali presenti nei Comuni di Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e di altre zone del Vesuviano e della Penisola Sorrentina, con la predisposizione anche di posti di blocco per verificare l’origine e la regolarità del trasporto di prodotti ittici. In totale sono stati sequestrati più di sette quintali di prodotto ittico trasportato e venduto senza tracciabilità e in violazione della normativa nazionale e europea in materia di tracciabilità di prodotto ittico.

Vongole pericolose: sequestro presso la foce del fiume Sarno 

In particolare sono state sottoposte a sequestro quasi un quintale di vongole veraci pescate alla foce del Fiume Sarno, in zona non autorizzata dalla Regione Campania, potenzialmente pericolose per la salute umana per l’alto inquinamento del mare, oltre a ingenti quantitativi di cozze, taratufi di mare, Ostriche, Salmone e pescato vario non tracciati, sprovvisti di fattura e/o documento accompagnatorio, ovvero privi di ogni elemento previsto dalla normativa vigente in materia di tracciabilità ed etichettatura di prodotti ittici. In definitiva, oltre al sequestro del prodotto ittico non tracciato e senza etichettatura, il personale della Guardia Costiera ha elevato 5 verbali amministrativi per un totale di 8.500 euro di sanzione oltre al deferimento alla competente Autorità Giudiziaria di tre pluripregiudicati, ai quali tra le varie ipotesi di reato, è stata contestata anche quella dell’attentato alla salute pubblica.

L’operazione

Nello specifico le dinamiche dell’operazione, hanno visto -a seguito di attività di controllo sul territorio- anche l’ispezione di vari furgoni sospetti che avevano appena scaricato del prodotto ittico (vongole veraci raccolte nello specchio acqueo prospiciente la Foce del Fiume Sarno – Rovigliano e cozze) presso varie pescherie locali, per la quale sono in corso accertamenti. Dal controllo sono stati scoperti i sacchi pieni di vongole, oltre agli altri prodotti della pesca, che venivano immediatamente sequestrati. Al riguardo indagini di laboratorio condotte dall’ARPAC, dall’Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno ed Università Federico Secondo hanno accertato la contaminazione batteriologica e chimica dei molluschi bivalvi, con presenza di metalli pesanti, idrocarburi e fitofarmaci, concretizzandosi un oggettivo pericolo per la salute pubblica dei consumatori.


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