Il Wwf contrario al piano di controllo delle popolazioni di volpe e dei corvidi

NAPOLI. Le associazioni Wwf Italia, Ardea, Enpa, Lipu esprimono la loro contrarietà al “Piano di controllo della volpe e dei corvidi in provincia di Caserta” adottato dalla giunta regionale della Campania – Direzione Generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali – Servizio territoriale provinciale Caserta.

Il piano prevede l’abbattimento di corvidi (cornacchia grigia e gazza) e volpi senza che i presunti danni causati da queste specie siano stati comprovati in maniera chiara, e certamente non possono limitarsi esclusivamente al possibile disturbo alle specie di interesse venatorio (fagiani, lepri e starne immessi artificialmente sul territorio). Non ci sono, inoltre, informazioni pregresse sulla reale consistenza delle popolazioni di volpi e corvidi nelle zone interessate e neppure una reale verifica del loro impatto su tali specie. Questi dati non si evincono nemmeno dallo studio allegato al piano, che risulta essere approssimativo, superficiale e carente sotto numerosi punti di vista (materiali e metodi, bibliografia, esposizione) e quindi insufficiente e non esaustivo.

Gli abbattimenti, inoltre, sono previsti anche in periodo riproduttivo, quando sono presenti nidi con uova o pulcini e tane con cuccioli. È prevista addirittura la cattura tramite l’utilizzo di trappole, metodo non perfettamente selettivo, estremamente cruento e stressante per gli animali, sia appartenenti alle specie oggetto del piano, sia per le specie protette, accidentalmente catturate durante un periodo critico del loro ciclo vitale, che potrebbero essere danneggiate durante la stagione riproduttiva.

La mancanza di fauna

La mancanza di una fauna stanziale di lepri, starne e fagiani in Campania deriva da una incapacità gestionale degli enti competenti e non dalla pressione predatoria della fauna selvatica…



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