Cronaca

Brutte notizie per Napoli: il caffè non sarà patrimonio immateriale Unesco

Il caffè non sarà patrimonio immateriale Unesco. Giunta Regionale della Campania aveva presentato alla Commissione italiana il dossier

È stata bocciata la proposta di rendere il caffé patrimonio immateriale Unesco. Il caffè espresso napoletano era stato candidato ufficialmente a diventare patrimonio Unesco. La Giunta Regionale della Campania aveva presentato alla Commissione italiana per l’Unesco il dossier di candidatura “La cultura del caffè espresso napoletano”, redatto da un gruppo di esperti professori universitari, antropologi e giuristi.

Il caffè non sarà patrimonio immateriale Unesco

Nella giornata di oggi, martedì 29 marzo, la decisione: è stata bocciata la proposta di far entrare la bevanda nell’elenco dei beni immateriali Unesco. La commissione nazionale per l’Unesco ha bocciato la candidatura del “caffè italiano espresso tra cultura, rituali, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”, mentre ha approvato, nella riunione telematica odierna sotto la presidenza di Franco Bernabe’, come candidatura italiana da presentare al Comitato intergovernativo per il ciclo 2023 “l’arte italiana dell’Opera lirica”. Lo annuncia l’Unesco sul proprio sito precisando che, nonostante l’esito della votazione, il dossier della candidatura del caffè espresso è stato molto apprezzato dai membri del Direttivo.

Il ruolo dell’Unesco

La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, istituita nel 1950, ha lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi UNESCO in Italia. La composizione, i compiti e il funzionamento della Commissione sono stati disciplinati, da ultimo, dal Decreto Ministeriale n. 4195 del 24 maggio 2007.

L’esistenza della Commissione discende dall’art.VII della Convenzione di Londra del 16 novembre 1945, che ha istituito l’UNESCO Analoghe entità sono operative in quasi tutti i Paesi membri dell’UNESCO. La Convenzione è stata sottoscritta dall’Italia il 14 novembre 1947 e ratificata il 17 gennaio 1948.

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