Cronaca

Il dramma di Vincenzo e Vida: morti insieme dopo l’ultimo abbraccio

Emergono dettagli sul caso di Vincenzo e Vida, i fidanzati morti a Secondigliano, trovati senza vita in un garage. A ucciderli è stato il monossido di carbonio, insidiatosi nei loro polmoni. Si trovavano in un box tra i palazzoni di cupa Fosso del Lupo. Il motore era ancora acceso e le prime ipotesi investigative propendevano per un doppio suicidio come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Napoli, fidanzati morti a Secondigliano: il dramma di Vincenzo e Vida

Poche ore dopo, con l’aiuto del medico legale, si è capito che il 24enne Vincenzo Nocerino e la sua fidanzata, la 20enne di origini iraniane Vida Shahvalad, sono morti per le esalazioni del gas emesso dal tubo di scappamento dell’utilitaria in cui si erano rifugiati per trascorrere qualche ora di intimità. Il papà di Vincenzo ha scoperto i due corpi senza ormai più vita.

Nella serata di venerdì non si era insospettito dell’assenza di suo figlio, descritto come un bravo ragazzo con la testa sul collo del quale ci si poteva fidare. Quando, però, nella mattinata di sabato 16 marzo non lo ha trovato nel suo letto, si è insospettito e ha iniziato a preoccuparsi. A quel punto è sceso nel box e si è imbattuto nei corpi senza vita del figlio e della fidanzata.

Redazione L'Occhio di Napoli

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