Curiosità

Orgoglio campano: si gioca ancora con le carte napoletane?

Le tradizionali carte napoletane, simbolo indiscusso della cultura campana, sono diventate un vero e proprio emblema tanto a livello nazionale quanto internazionale. Ma che fine stanno facendo?

C’è, infatti, chi si preoccupa che esse stiano perdendo il loro fascino, insieme ad altri giochi di carte altrettanto famosi e iconici come il blackjack, dove si vince se il punteggio delle proprie carte corrisponde a 21, o il poker.

Questo perché sempre di meno si sente, soprattutto tra i giovani, il desiderio e l’intenzione di riunirsi insieme a qualche compagno per una “sana partita a carte”: adesso l’unico intrattenimento pare essere fornito dalla tecnologia.

Un’ombra di tristezza si allunga su questo gioiello della cultura campana, eppure l’orgoglio per le carte napoletane non dovrebbe affievolirsi, perché rappresentano un pezzo importante della nostra storia e tradizione che mai potrà essere soppiantato.

Origini e peculiarità: la storia delle carte napoletane

Le carte napoletane, con la loro storia affascinante e le loro peculiarità uniche, sono un elemento distintivo della cultura italiana. La loro configurazione pare essere nata nel XVI secolo, durante il vicereame spagnolo, come dimostrano i baffi e le acconciature delle “figure”.

Furono i vicerè spagnoli a stabilire una tassa sulle carte da gioco di Napoli, nel 1577, e questo creò una casta di produttori che iniziarono a trasmettere il mestiere di generazione in generazione, con orgoglio e gelosia per la propria cultura e capacità.

Nel corso dei secoli, le carte napoletane hanno poi subito l’influenza degli eventi storici, e ce ne accorgiamo ad esempio dalla rappresentazione del re di spade che inizialmente raffigurava Re Ferdinando e successivamente Vittorio Emanuele.

Infine, vi è un’ipotesi secondo cui i semi delle varie carte napoletane fossero un simbolo delle diversi classi sociali del Medioevo: i denari rappresentano i mercanti, le spade i soldati, i bastoni i contadini e per concludere le coppe il clero.

La nuova era dei giochi di carte: App e piattaforme online

Le carte napoletane quindi raccontano la storia campana, ma anche Italiana, e per questo sono un patrimonio culturale che deve essere preservato. Ma sembra che i giochi di carte interessino sempre meno ai più giovani e il timore è che questo pezzo di storia e tradizione possa andare perduto.

In realtà, l’arrivo del digitale ha elevato ancora di più questa cultura, e non l’ha affatto affossata. L’online, soprattutto, permette oggi di giocare con chiunque nel mondo, togliendo le persone dal vincolo di cercare la compagnia di qualcuno di vicino che conosca e apprezzi i giochi di carte.

Poter giocare su internet, inoltre, ha permesso di portare su scala globale alcuni giochi, diffondere le proprie tradizioni, oltre che condividere strategie, trovarne altre e scoprire nuove emozionanti varianti ai giochi classici.

Le piattaforme online, perciò, permettono di mettere alla prova le proprie abilità con avversari di diversi livelli di esperienza, favoriscono lo scambio di conoscenze e la scoperta di nuovi approcci strategici.

Chi ama i giochi di carte può ora connettersi con persone provenienti da ogni angolo del pianeta e sfidarsi a distanza senza limiti geografici.

In conclusione, quindi, la nuova era dei giochi di carte online non vuole sostituire la cultura tradizionale, ma piuttosto arricchirla. È un modo per permettere alle persone di intrattenersi giocando con chiunque, in qualsiasi momento e ovunque, rendendo il mondo dei giochi di carte sempre più globale.

Redazione L'Occhio di Napoli

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